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Cura del verde
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Una guida per gli attrezzi da potatura: quando e come usarli

Ecco come potare a regola d’arte

Potare non significa solo sfoltire la vegetazione ed eliminare i rami improduttivi, secchi o colpiti da fitopatie. La potatura ha diverse funzioni, come impostare una certa forma nelle le piante giovani; contenere la chioma di quelle adulte o sagomarla; rimettere in sesto esemplari vecchi, malati o danneggiati dalle intemperie; ottimizzare la produzione di fiori e frutti.

Potare è insieme sapere – conoscere le tecniche di potatura e la pianta da potare – e saper fare. Saper fare vuol dire anche scegliere l’attrezzo da potatura più adatto in una certa situazione in base al diametro dei rami, alla loro posizione/accessibilità, alla durezza del legno e, non ultimo, alla mole di lavoro. Dunque per potare è meglio avere una serie di attrezzi – manuali e a motore – tra cui selezionare volta per volta il migliore: oggi vedremo quando usare il troncarami, la motosega a batteria, il decespugliatore e il tagliasiepi.

Quali attrezzi è meglio usare per potare?

Un attrezzo da potatura non vale l’altro: ognuno è adatto a un certo tipo di taglio, secondo le variabili che abbiamo elencato prima. Ecco uno schema di massima sull’uso dei vari attrezzi da potatura:

  • Cesoia: per potare rami fino a 2,5-3 cm di diametro.

  • Troncarami: per potare rami fino a 4-5 cm.

  • Segaccio: per potare rami fino a 10 cm.

  • Svettatoio: funziona come una cesoia, per potare rami alti o distanti senza scala (può avere un’asta allungabile fino a 3,5-4 m di lunghezza).

  • Segaccio con asta telescopica: per potare rami alti o distanti senza scala (l’asta è allungabile fino a più di 4 m).

  • Motosega: per potare rami dai 10 cm di diametro in su (a seconda della potenza e alimentazione).

  • Potatore telescopico: funziona come una motosega, per potare rami alti o distanti senza scala (l’asta estensibile può arrivare a più di 3 m).

  • Decespugliatore: per tagliare canneti, rovi, arbusti, alberelli, gruppi di polloni anche di grosso diametro.

  • Tagliasiepi: per regolare la chioma di siepi e arbusti (esiste anche in versione telescopica).

Quando poti ti raccomandiamo di usare sempre l’abbigliamento protettivo più opportuno: visiera o occhiali protettivi, giacca e pantaloni da lavoro, guanti da lavoro, scarpe infortunistiche, eventuali cuffie antirumore o tappi. Quando lavori con la motosega o il potatore telescopico, opta per abiti, guanti e calzature antitaglio. Nei casi in cui possano cadere dall’alto rami, pezzi di legno etc., indossa anche il casco protettivo. A proposito, qui trovi le regole per usare in sicurezza la motosega (a batteria o di altro tipo).

A prescindere dall’attrezzatura, i periodi migliori per potare sono l’inverno e i primi mesi dell’estate. In momenti dell’anno così diversi ottieni risultati differenti, perché cambia la reazione delle piante al taglio: approfondisci quando e perché è meglio fare la potatura invernale.

Dicevamo che per potare nel modo corretto bisogna sapere e saper fare, insomma ci vuole esperienza o formazione specifica, come quella per diventare potatori professionali.

Quando usare il troncarami e quando la motosega a batteria?

Il troncarami è praticamente una cesoia con manici più o meno lunghi, che in commercio trovi anche sotto forma di troncarami telescopico, cioè con manico estensibile, simile a uno svettatoio.

Con il troncarami tagli i rami troppo grossi per essere potati con la semplice cesoia, sfruttando la forza di entrambe le braccia (non di una sola mano, come con la cesoia) e l’effetto leva dei manici, quindi con poca fatica. Il troncarami è pratico anche per potare a una certa distanza, in punti poco accessibili, ad esempio all’interno della chioma.

Oltre a un certo spessore dei rami, piuttosto che il troncarami è preferibile il segaccio o la motosega. Quest’ultima è indispensabile sia per affrontare rami grossi che per lavorare rapidamente e su molte piante. Le sue potenzialità dipendono, naturalmente, da quanti chilowatt sviluppa il motore e dal tipo di alimentazione (ecco come scegliere la motosega in base alle tue necessità).

La motosega a batteria è una soluzione comoda per potare rami piccoli e medi senza i vincoli del filo e della vicinanza a una presa della corrente tipici della motosega elettrica, ma anche senza il rumore, i gas di scarico e l’impegno della manutenzione di una motosega a scoppio di media potenza (qui trovi la guida alla manutenzione della motosega).

Esistono delle motoseghe fatte apposta per potare: le motoseghe da potatura. Sono macchine professionali – più compatte e leggere delle altre – con cui lavori perfino in arrampicata (indossando un’imbragatura).

I potatori telescopici, invece, sono in sostanza delle motoseghe dotate di un’impugnatura con asta telescopica, cioè regolabile in lunghezza, che ne amplia il raggio d’azione per potare da terra in altezza e a distanza. Scopri tutti gli usi del potatore telescopico e degli altri attrezzi per potare rami alti (indispensabili per potare un oleandro o ogni altra pianta capace di raggiungere dimensioni imponenti).

Come si pota un albero? Tagliando i rami per intero o accorciandoli. Quando è preferibile l’una e quando l’altra operazione? Quali rami tenere e quali sacrificare? Quanto potare? Come stressare il meno possibile le piante? Scopri i fondamenti su come potare un albero (qui trovi anche una guida introduttiva su tutto ciò che bisogna sapere sulla potatura).

Quando e come usare il decespugliatore o il tagliasiepi per potare?

Con il decespugliatore non sfalci solo erba ed erbacce come con il tagliaerba. Montando lame e dischi appositi o usando fili ad alte prestazioni tagli e poti vegetazione ben più consistente in campagna e nel bosco: canneti, rovi, arbusti, alberi giovani. Non tutti i decespugliatori sono compatibili con questi accessori né possono affrontare lavori così impegnativi: è il caso dei modelli elettrici e di quelli meno potenti.

Come si usa il decespugliatore per potare? Con dischi e lame si taglia muovendo il decespugliatore da destra a sinistra e, in caso di rovi, allo stesso tempo dall’alto al basso. Taglia quindi con il lato sinistro del disco o della lama (tra le ore 8 e le 12). Per evitare contraccolpi – o kickback, un po’ come accade con la motosega – non tagliare con l’area compresa tra le ore 12 e le 3. I fusti di arbusti e alberelli devono avere al massimo un diametro di 5 cm.

Il tagliasiepi serve, come dice il nome, a potare siepi e arbusti medio-piccoli, più o meno fitti a seconda della potenza del modello. Esistono anche tagliasiepi telescopici, con cui regoli facilmente la vegetazione in altezza, a distanza, su terreni accidentati o in pendenza.

Come usare il tagliasiepi? La tecnica cambia un poco a seconda che la lama sia singola o doppia: ne abbiamo parlato a proposito di potatura del lauroceraso.

Come tutti gli attrezzi da giardinaggio per potatura, anche il tagliasiepi ha bisogno di una manutenzione che assicuri la pulizia delle lame – che non vanno solo pulite ma disinfettate – e un’affilatura ottimale perché il taglio sia netto, essenziale per la resa estetica e la salute delle piante.

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