La potatura nel periodo invernale: Quando è Meglio Farla

Ecco cosa fare nel frutteto e in giardino

Ispirazioni / Guida all'utilizzo / How to

18/01/2021

Tempo di lettura stimato circa 5 minuti

Esistono 2 periodi ideali all’anno per potare nel frutteto e in giardino: l’inverno e i primi mesi dell’estate, giugno e luglio. Scegliere l’uno o l’altro non è indifferente: la reazione delle piante infatti cambia, così come cambia il risultato che ottieni.

Vediamo ora cosa succede potando in inverno e in estate, quali sono le differenze, perché – in generale – può essere preferibile potare nella stagione invernale e se ci sono delle eccezioni a questa “regola”.

Quando e perché potare in inverno

La potatura invernale (o secca) stimola le piante a produrre molta nuova vegetazione in primavera: può esserti utile, ad esempio, con gli esemplari più giovani. Al contrario, la potatura estiva (o verde) smorza la vitalità delle piante: puoi sfruttarla per tenere a bada alberi o arbusti troppo “esuberanti”.

Tieni presente comunque che la potatura è un trauma per le piante, quindi per potare – in inverno o in estate che sia – bisogna sempre avere un motivo o un obiettivo chiaro e tagliare con misura. È meglio infatti potare poco alla volta che tagliare in maniera drastica.

Per le piante che perdono le foglie – le caducifoglie – il periodo migliore per la potatura invernale va dall’inizio di novembre fino a tutto febbraio. Per potare i sempreverdi puoi cominciare invece più tardi, da metà dicembre, e continuare sempre fino a febbraio. Vanno esclusi comunque dalla potatura i periodi troppo freddi, per evitare danni da gelo sui tagli, e quelli di forti piogge, perché le ferite da potatura sono punti d’ingresso facili per parassiti e microrganismi dannosi che proliferano con l’umidità.

In linea di massima, quindi, il momento migliore per la potatura è la fine dell’inverno. Ti sconsigliamo di anticipare la potatura invernale in autunno – mentre cadono le foglie o prima – o di ritardarla potando in primavera, mentre le gemme si schiudono: entrambi sono periodi molto delicati. Le piante infatti sono impegnate in attività che già monopolizzano le loro energie e i tagli le stresserebbero ancora di più. Per la potatura, è preferibile l’inverno non solo perché alberi e arbusti sono in riposo vegetativo, ma anche perché è il momento dell’anno in cui gli organismi dannosi sono meno presenti e, di conseguenza, cala il rischio di malattie o di attacchi da parte dei parassiti.

Per fare la potatura invernale puoi usare degli attrezzi da potatura manuali, come cesoie, troncarami o seghetto. Se i rami da tagliare sono alti, puoi lavorare da terra con la comodità di un tagliarami telescopico manuale – come uno svettatoio o una cesoia telescopica – oppure di un potatore telescopico con motore a scoppio, come il PPX 271 di Oleo-Mac da 1 kW di potenza. Puoi regolarne la barra in 5 posizioni, così da avere sempre un’ottima visibilità e tagliare con precisione.

Sull’utilità del potatore telescopico per la potatura in inverno parla in dettaglio questo articolo: scopri tutti gli usi del potatore telescopico.

Qualunque tipo di attrezzo – manuale e non – tu preferisca usare per la potatura invernale, è importante che le lame con cui tagli siano pulite, in modo da non diffondere eventuali infezioni: puoi disinfettarle semplicemente con alcool o candeggina.

La potatura invernale nel frutteto: come si fa

In inverno nel frutteto, la potatura degli alberi adulti, cioè produttivi, ti serve a regolare l’equilibrio tra la futura produzione di rami e foglie e quella di frutta. Lo stesso vale se non hai un vero e proprio frutteto ma solo qualche albero da frutto in giardino.

Anche se i lavori di potatura dipendono, oltre che dall’età degli alberi da frutto, anche dalla specie e dalla forma di allevamento, ci sono delle operazioni standard. Per prima cosa fai una pulizia della chioma eliminando i succhioni rimasti dalla potatura estiva e facendo la rimonda dei rami malati, danneggiati o secchi e degli eventuali monconi dovuti a rotture o a vecchie potature non corrette.

A questo punto, per ciascuna branca – cioè ramo di 2 o più anni, con il suo corredo di rami laterali – procedi così, partendo dalla sua cima e andando verso la base:

  • Individua l’apice, eliminando i rami concorrenti con la nuova cima: usa dei tagli di ritorno, cioè all’altezza delle biforcazioni tra i rami.

  • In modo simile ridimensiona i rami (o branche) laterali definendo i rispettivi apici.

  • Dirada i rami in modo che la chioma dell’albero possa ricevere luce e aria a sufficienza: seleziona quelli in sovrannumero e quelli che partono dallo stesso punto; elimina quelli orientati male, sovrapposti o che si intersecano, quelli cresciuti troppo vicini alla branca da cui sono nati etc.

  • Pota in modo sempre più leggero a mano a mano che dall’apice scendi verso la base della branca.

Ricorda che la potatura degli alberi da frutto ha delle specificità che variano in base al tipo di pianta: qui trovi la nostra guida alla potatura del pesco.

Se invece vuoi approfondire il taglio di ritorno o vuoi sapere come limitare lo stress da potatura per le tue piante, ti consigliamo questo articolo su come potare un albero.

La potatura invernale in giardino: come si fa

Con le caducifoglie del giardino pota limitando la quantità di rami tagliati, minimizzando le dimensioni dei tagli e rispettando la struttura della pianta. Prendendo ad esempio un esemplare adulto in buona salute, con la potatura non dovresti rimuovere più del 25% dei rami vivi: eliminare rami con la potatura invernale, infatti, significa eliminare future foglie, che sono indispensabili alla fotosintesi, processo da cui dipende la sopravvivenza della pianta stessa.

Come abbiamo detto per gli alberi del frutteto, anche in giardino con la potatura bisogna accorciare – con taglio di ritorno – oppure asportare completamente i rami, scegliendo con attenzione sia i punti in cui tagliare, sia quali branche/rami eliminare e quali lasciare.

Rispetto alle caducifoglie, le conifere reagiscono alla potatura con meno forza vegetativa, perciò vanno potate con oculatezza. A fine inverno, con la potatura limitati a fare la rimonda dei rami secchi, rotti o malati; a diradare i rami orientati male e a eliminare quelli troppo bassi, nel caso diventassero un ostacolo per il passaggio.

Per quanto riguarda gli arbusti da siepe, sia sempreverdi che a foglia caduca da fiore o meno, con la potatura invernale fai la rimonda e i tagli indispensabili per regolarne la forma e per eliminare i rami che crescono verso l’interno, quelli in sovrannumero ecc.

La potatura invernale non è l’ideale invece per la manutenzione di tutte le siepi: ad esempio, se vuoi contenere delle piante molto vigorose e fare in modo che mantengano a lungo una certa forma, è meglio potare in estate: ne abbiamo scritto a proposito della potatura del lauroceraso.

Hai cominciato da poco a occuparti di potatura? Ecco un guida introduttiva su tutto ciò che bisogna sapere sulla potatura.

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