Come costruire una serra idroponica fai da te

Coltiva senza terra in giardino e in casa

Ispirazioni / Guida all'utilizzo / How to

28/03/2022

Tempo di lettura stimato circa 7 minuti

Il terreno ha diverse funzioni nei confronti delle piante: àncora e protegge le radici; soddisfa il fabbisogno di acqua e nutrimento; instaura legami con gli altri organismi (parassiti, altra vegetazione etc.). Di per sé il suolo non è però indispensabile, queste funzioni infatti possono essere svolte da altri substrati: è il caso delle colture dette “fuori suolo” o “senza suolo”.

La coltivazione idroponica (o idrocoltura) è un sistema di coltivazione fuori suolo, in cui le piante sono alimentate da una soluzione nutritiva composta di acqua e principi nutritivi. Le radici possono essere immerse direttamente nella soluzione oppure sistemate in un substrato inerte e asettico, cioè chimicamente e biologicamente inattivo, quindi anche privo di nutrienti. Nel secondo caso la soluzione nutritiva arriva alle piante tramite l’irrigazione del substrato, che ad esempio può essere argilla espansa o fibra di cocco.

Con un impianto idroponico e le dovute attenzioni, potenzialmente puoi coltivare tutti i tipi di piante (ortaggi, aromatiche, officinali, ornamentali). In questo articolo vedremo come costruire un impianto idroponico da inserire in una serra idroponica fai da te.

Perché costruire una serra idroponica

Esistono più sistemi per realizzare una coltivazione idroponica, diversi a seconda della presenza o meno del substrato, di come viene somministrata alle piante la soluzione nutritiva, dello spazio necessario, dei costi da sostenere etc. Ad esempio esistono impianti idroponici NFT (nutrient film tecnique, tecnica del film nutritivo), a goccia (drip system), DWC (deep water culture, coltivazione in acque profonde), a flusso e riflusso (ebb and flow o flood).

In ogni caso, in un impianto idroponico le piante ricevono tutto ciò di cui hanno bisogno per svilupparsi (acqua, sostanze nutrienti e ossigeno); crescono in un ambiente controllato (per tipo e quantità di nutrienti, pH e concentrazione della soluzione nutritiva, temperatura, luce etc.), protette da parassiti e patogeni normalmente presenti nel terreno.

Rispetto alla coltivazione su suolo, quella idroponica può essere fatta ovunque, addirittura in ambienti e condizioni sfavorevoli dal punto di vista del clima e del terreno. Con questa tecnica puoi coltivare in una serra idroponica (ad esempio in una serra idroponica fai da te in giardino), ma anche in casa (esistono perfino mini impianti idroponici di design, veri e propri elementi d’arredo).

Un impianto idroponico necessita di meno acqua per coltivare le piante e non ha bisogno di diserbanti. I fertilizzanti sono forniti in dosi precise attraverso la soluzione nutritiva, secondo le necessità della fase di vita della coltura (crescita, fioritura, produzione). Gli antiparassitari, invece, sono sufficienti in piccola misura (l’umidità può favorire le malattie fungine). Dunque, non essendoci spreco d’acqua né dispersione di fertilizzanti e fitofarmaci, l’impatto ambientale dell’idroponica è più contenuto rispetto alla coltivazione su suolo.

Impianto idroponico fai da te: come costruirlo

Vediamo ora l’occorrente per costruire un impianto idroponico fai da te semplice e poco costoso del tipo a goccia (drip system) da collocare in una serra idroponica fai da te, che descriveremo nella prossima sezione:

  • Vasca di plastica per la soluzione nutritiva da circa 50 l: scegli la dimensione più adatta in base allo spazio a disposizione nella tua serra idroponica (qui ipotizziamo un “modulo di coltivazione” per 4 piantine).

  • Vasca di plastica per contenere il substrato e le piante: deve avere le stesse dimensioni della vasca per la soluzione, ma essere più bassa.

  • Pompa ad aria con relativo ossigenatore per miscelare e ossigenare la soluzione nutritiva.

  • Pompa a immersione per far funzionare il sistema di irrigazione a goccia, portando l’acqua dalla vasca della soluzione a quella delle piante.

  • Per il sistema di irrigazione servono: 1 m di tubo per irrigazione da 16 mm, 1 raccordo a T e 2 tappi da fine corsa da 16 mm; 1 m di tubo capillare per microirrigazione da 5 mm, 4 innesti da 5 mm, 4 gocciolatori.

  • Altro: ad esempio strumenti per monitorare i parametri della soluzione nutritiva (pH, elettroconducibilità, temperatura).

Procurati trapano e punte per forare la vasca delle piante; punteruolo o altro utensile per bucare il tubo di irrigazione; cesoie o forbici da lavoro per tagliare a misura i tubi; pinza e guanti da lavoro.

L’impianto idroponico a goccia è un sistema a ciclo chiuso: ciò significa che la parte di soluzione nutritiva non assorbita dalle piante viene recuperata e reimmessa nel circolo dell’irrigazione. Ecco i passaggi per realizzarlo:

  • Fora al centro il fondo della vasca per le piante: sarà il passaggio per il tubo di irrigazione dell’impianto idroponico.

  • Fai diversi buchi più piccoli sul fondo della stessa vasca affinché l’irrigazione in eccesso scoli nella vasca della soluzione nutritiva (può andare bene una punta da trapano da 3 mm). Uno di questi buchi, posizionato in un angolo, servirà da passaggio per il tubo della pompa ad aria.

  • Taglia un tratto di tubo per irrigazione e inseriscilo nel foro centrale; infila il tubo della pompa ad aria nel suo foro.

  • Colloca sul fondo della vasca per la soluzione nutritiva la pompa a immersione e l’ossigenatore della pompa ad aria.

  • Attacca il tubo di irrigazione alla pompa a immersione e fai uscire il suo cavo elettrico dal bordo superiore della vasca; collega il tubo della pompa ad aria all’ossigenatore.

  • Inserisci la vasca per le piante nella vasca della soluzione nutritiva.

  • Accorcia il tubo di irrigazione (i tubi portanti, che irrigheranno le piante, dovrebbero arrivare al bordo della vasca per le piante) e congiungilo al connettore centrale del raccordo a T, fissandolo bene per evitare perdite d’acqua e pressione.

  • Taglia altri 2 pezzi di tubo da 16 mm, uniscili al raccordo a T e chiudili con i tappi da fine corsa: saranno i tubi portanti dell’irrigazione a goccia del tuo impianto idroponico.

  • Fai 2 buchi su ciascuno dei tubi portanti con un punteruolo, quindi inserisci nei fori gli innesti da 5 mm per tubi capillari (con cura, sempre per evitare perdite).

  • Taglia 4 pezzi di tubo capillare, poi collegali agli innesti e, all’altra estremità, ai gocciolatori.

L’impianto idroponico fai da te è quasi pronto. Una volta pulito il tutto, riempi la vasca per la soluzione nutritiva con acqua e nutrimenti nelle proporzioni raccomandate, distribuisci in modo omogeneo l’argilla espansa (o altro substrato) nella vasca forata, infine metti a dimora le piantine e orienta i gocciolatori vicino ad esse.

Per riempire la vasca dell’impianto idroponico fai da te puoi usare l’acqua del rubinetto (lasciala decantare 48 ore circa per far evaporare il cloro). Anche la pioggia è un’ottima fonte d’acqua: puoi riempire la vasca della soluzione servendoti di una motopompa per prelevare l’acqua piovana raccolta in un serbatoio. Grazie all’impiego dell’acqua piovana l’impianto idroponico diventa più economico e ancora più ecosostenibile.

Come costruire una serra idroponica fai da te

Una volta realizzato, l’impianto idroponico va collocato in una serra idroponica fai da te. Come costruirla? Puoi optare per una soluzione pronta all’uso, acquistando una serra formata da una struttura metallica protetta con un robusto telo di plastica, di quelle che si usano per mettere al riparo le piante più delicate in inverno.

In alternativa puoi costruire una serra idroponica “tipo armadio” in legno o metallo, usando come montanti e traverse dei listelli in legno o dei profili a U in lamiera, assemblandoli con viti e (per le ante) cerniere. Per chiudere la serra su tutti i lati basta del telo di plastica resistente (fissato con puntine al legno della struttura portante) o dei pannelli in policarbonato alveolare (avvitati al legno o al metallo della struttura).

Allestisci la serra idroponica fai da te con ripiani per appoggiare le tue vasche per la coltura idroponica. Puoi ricavare i ripiani da materiale di recupero, ad esempio dei pallet: per tagliarli usa una pratica motosega a batteria. Anche se si tratta di un semplice lavoro di bricolage, ricorda di indossare l’abbigliamento protettivo necessario e di seguire le regole per usare la motosega in sicurezza.

Che sia di lastre in policarbonato o un telo di plastica, l’involucro della serra deve essere trasparente. È indispensabile infatti che la serra idroponica sia luminosa, altrimenti viene compromessa l’efficienza della fotosintesi delle tue piante.

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