La motosega ti serve ogni volta che c’è del legno da tagliare: giardinaggio, rifornimento della legnaia, fai da te. I professionisti la usano per abbattere grossi alberi e per potare assicurati a un’imbragatura. La barra tagliente completamente esposta rende la motosega pericolosa; poi c’è il rischio di contraccolpo (più avanti spieghiamo cos’è), di essere feriti da schegge etc. Il fatto di impiegarla per sbrigare piccoli lavori nel giardino di casa non è meno rischioso.
Dunque come usare la motosega in sicurezza? È indispensabile conoscere come funziona, i dispositivi di sicurezza di cui è munita e le regole per usarla correttamente. È altrettanto indispensabile dotarsi di idonei DPI, dispositivi di protezione individuale. Ciò vale per tutte le motoseghe, a prescindere dal tipo, dalla potenza e dall’alimentazione. Il punto di partenza è perciò il manuale d’uso e manutenzione, che ti raccomandiamo di leggere insieme a questa raccolta di buone pratiche per lavorare in modo sicuro.
I dispositivi di sicurezza della motosega
Adoperare in sicurezza la motosega significa anzitutto familiarizzare con i comandi e i dispositivi di sicurezza. I dispositivi di sicurezza della motosega, che sono dei requisiti previsti per legge, devono essere perfettamente funzionanti e mai manomessi:
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Copribarra: per trasportare e conservare senza rischi la motosega.
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Freno catena/paramano: arresta il movimento della catena se lo spingi in avanti e, in automatico, quando si verifica un contraccolpo; inoltre protegge la mano e l’avambraccio sinistri da catena, rami etc.
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Perno di trattenuta catena: è quel nottolino sul lato inferiore della motosega che ferma la catena nel caso si rompa o esca dalla barra.
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Pulsante on/off: spegne istantaneamente il motore.
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Carter di protezione della marmitta (per le motoseghe a scoppio).
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Leva di blocco dell’acceleratore: è posta sulla parte superiore dell’impugnatura posteriore e, quando viene schiacciata, sblocca il grilletto dell’accelerazione (così la catena non può mettersi a girare accidentalmente).
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Paramano sul lato inferiore dell’impugnatura posteriore: protegge la mano destra in caso di rottura della catena.
Le regole per l’uso in sicurezza della motosega
Ecco quindi come usare la motosega in sicurezza. Prima di cominciare:
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Assicurati che l’area di lavoro sia pulita, ben illuminata, lontana da cavi elettrici.
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Cambia programma se piove o la zona è umida, in particolare hai una motosega a batteria o una motosega elettrica.
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Usa la motosega a scoppio solo all’aperto o in ambienti ben ventilati (i gas di scarico sono tossici).
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Tieni persone e animali domestici a minimo 10 m di distanza (caso a sé, per quanto riguarda le distanze di sicurezza, è l’abbattimento di un albero).
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Indossa i dispositivi di protezione individuale necessari per la motosega (vai all’ultima sezione dell’articolo).
Per le motoseghe a scoppio il rifornimento va fatto a motore spento e freddo, pulendo le eventuali perdite di carburante e allontanandosi di almeno 3 m prima di avviare la macchina. Se hai una motosega a batteria o elettrica, prima di collegarla alla batteria o alla rete elettrica, assicurati che l’interruttore on/off sia in posizione “spento”. Indipendentemente dall’alimentazione della motosega, alla messa in moto il freno catena deve essere inserito: sbloccalo solo quando è il momento di tagliare.
Come impugnare la motosega in sicurezza durante il lavoro? Saldamente con entrambe le mani: la sinistra va sull’impugnatura anteriore e la destra su quella posteriore (vale anche per i mancini); i pollici devono chiudere la presa intorno alle impugnature. È il miglior modo per mantenere il controllo della macchina, anche in caso di contraccolpo. Esiste un’eccezione (molto rischiosa) a questa regola ferrea: quando i professionisti usano con una mano sola la motosega da potatura in arrampicata.
Abbiamo accennato più volte al contraccolpo o kickback. È uno scatto improvviso della motosega verso l’alto e all’indietro, quindi verso chi la sta manovrando: accade quando la parte superiore della punta della barra tocca qualcosa. Quando adoperi la motosega fai il possibile per evitare il contraccolpo:
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Non segare con la punta della barra.
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Taglia il legno dall’alto in basso, cioè “con catena a tirare”: è il modo più sicuro e controllato di utilizzare la motosega.
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Evita di segare dal basso verso l’alto, cioè con “catena a spingere”, proprio perché tende a spingere la motosega all’indietro.
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Non usare la motosega sopra l’altezza delle spalle, lavora dalla vita in giù.
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Fai sì che la punta della barra non urti né il terreno né degli oggetti (rami, tronco, utensili etc.).
Quando lavori trova una posizione stabile e presta attenzione al terreno: se è bagnato, scivoloso, in discesa, sconnesso, disseminato di rami etc. Tieni la schiena dritta e, se serve, invece di piegarla fletti le gambe. Lavora senza fretta e non tagliare stando in equilibrio su una scala.
Quando la motosega è in moto non tenerla mai con la sola impugnatura posteriore (la mano destra potrebbe inavvertitamente accelerare), ma tramite l’impugnatura anteriore e con il freno catena inserito. Se mentre lavori ti sposti, aziona il freno catena. Non lasciare mai la motosega accesa incustodita; se fai una breve sosta blocca la catena con il freno catena, altrimenti spegni il motore.
Prima di tagliare con la motosega premurati che:
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Il legno da segare sia in posizione corretta (per esempio ben fissato al cavalletto se stai riducendo la legna da ardere in piccoli pezzi).
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La lama non rimanga incastrata nel taglio.
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Il legno non sia in tensione (può accadere con un ramo o un tronco).
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I rametti sottili non blocchino la catena della motosega o non vi rimangano impigliati.
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Alla fine del taglio la catena non colpisca il terreno o altro.
A lavoro concluso, una volta spenta, per trasportare la motosega in sicurezza inserisci il freno catena, infila il copribarra, afferra la macchina per l’impugnatura anteriore e cammina tenendo la barra rivolta verso la schiena.
Sapevi che manutenzione della motosega e sicurezza vanno a braccetto? Una catena affilata e ben tesa, insieme a una buona lubrificazione di barra e catena, rende il lavoro più sicuro e meno faticoso. Infatti se la catena ha perso il filo o non è affilata a regola d’arte, aumenta il rischio di contraccolpo; se invece è allentata esce facilmente dalla barra. E proposito ecco come funziona la pompa dell’olio della motosega e come e quando affilare la catena, insieme al nostro vademecum sulla manutenzione della motosega.
La motosega a scoppio non parte al primo colpo? Si può trattare di un problema di carburazione, scopri dunque perché la motosega si ingolfa e come preparare la miscela alla perfezione. Prima di portarla all’assistenza, verifica cosa puoi fare se la motosega si accende ma si spegne subito.
I DPI, dispositivi di protezione individuale, per la motosega
Per lavorare in sicurezza con la motosega indossa indumenti adatti: un camice da lavoro non va bene, devono essere indossati dispositivi di protezione individuale idonei. Sono banditi abiti larghi, sciarpe, bracciali e qualsiasi cosa possa impigliarsi nella macchina.
I DPI, dispositivi di protezione, base per la motosega sono:
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Visiera o occhiali protettivi
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Cuffie antirumore o tappi
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Giacca antitaglio
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Pantaloni antitaglio (in alternativa salopette o gambali sempre antitaglio)
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Guanti antitaglio
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Scarponi oppure stivali antitaglio
Nel caso possano cadere oggetti dall’alto (rami, pezzi di legno etc.) è indispensabile proteggere il capo con un casco protettivo. Tutti i DPI devono avere il marchio CE e l’indicazione della norma UNI EN a cui sono conformi.
Riconosci l’abbigliamento antitaglio dall’etichetta con il simbolo a forma di scudo e, all’interno, l’icona di una motosega. Abbigliamento, calzature e accessori antitaglio prevedono diverse classi di resistenza, secondo la velocità massima della catena da cui proteggono: puoi approfondire qui il tema dell’abbigliamento forestale antitaglio.
Non hai ancora una motosega? Ecco una guida per orientarti nella scelta della motosega e dei suoi accessori.