Costruire un pollaio in legno fai da te
È sempre meno raro vedere delle galline – in genere ovaiole o ornamentali – che gironzolano nei giardini. Le galline sono animali sociali attivi: vivono in gruppo e trascorrono la maggior parte della giornata a razzolare, cercando cibo (insetti, semi, germogli, erba etc.) e passando il tempo.
Un pollaio va perciò progettato in modo da favorire i comportamenti naturali delle galline: non solo razzolare, ma anche fare bagni di sabbia (o di terra) e deporre le uova. Non riuscire a “esprimersi” liberamente causa loro stress, che si manifesta con dinamiche aggressive tra gli esemplari e una ridotta produzione di uova. In questo articolo vedremo quindi come costruire un pollaio fai da te che sia il più possibile rispettoso di questi animali da cortile.
Progettare un pollaio per galline fai da te
Quando si parla di pollaio, anche fai da te, bisogna distinguere tra:
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Pollaio vero e proprio, inteso come ricovero coperto, al riparo da predatori e intemperie, che di notte viene chiuso.
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Recinto o voliera, cioè uno spazio esterno comunicante con il pollaio e protetto da una rete, alta minimo 1,10 m e chiusa anche in alto. Difende le galline e il pollaio da predatori (volpi, faine, uccelli rapaci, cani, gatti etc.), animali ghiotti di uova (come topi e ricci), specie che veicolano malattie (come gli uccelli selvatici nel caso dell’influenza aviaria).
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Pascolo o parchetto, ossia un’ampia area all’aperto dove le galline possono cercare cibo, muoversi, fare bagni di sabbia etc.: è delimitato da una rete alta circa 1,80 m e interrata lungo il perimetro, che tiene alla larga i predatori di pollame e uova, impedisce la fuga alle galline e salvaguarda l’orto.
Anche in una versione minima, il pollaio vero e proprio – la “casetta per le galline” – deve offrire spazi differenziati, con funzioni ben definite: per riposare e dormire, mangiare e bere, deporre le uova, razzolare. Il recinto e il pascolo invece devono essere ambienti ricchi di stimoli naturali e artificiali: zone d’ombra, punti di appoggio e nascondigli (rami, posatoi, alberi, cespugli etc.). Gli animali vanno piano piano abituati a usare correttamente i diversi spazi.
Cosa deve esserci all’interno del pollaio fai date? Dei posatoi rialzati su cui le galline possano appollaiarsi (calcola circa 20 cm di posatoio per ciascuna); la mangiatoia e l’abbeveratoio con cibo e acqua freschi e puliti; uno o più nidi individuali (minimo uno ogni 7 capi) oppure un nido collettivo per deporre le uova. Essenziale sul pavimento del pollaio è la lettiera da raspare: deve essere spessa, asciutta, pulita e rinnovata regolarmente (gli escrementi delle galline, chiamati pollina, una volta lasciati maturare e compostare sono un ottimo concime per orto e piante).
Nel pollaio i materiali adatti alla lettiera sono paglia, trucioli di legno non trattato, sabbia. Nel recinto è la terra battuta che fa da lettiera: è importante però che all’esterno del pollaio non ci siano ristagni d’acqua e pozzanghere di fango. Per il pollaio fai da te prevedi un sistema di ricircolo dell’aria per eliminare l’umidità, non salubre per le galline: allo scopo va bene una finestrella, facendo attenzione che non le esponga a correnti d’aria.
Dove posizionare il pollaio fai da te? In un luogo asciutto, soleggiato, con le aperture esposte alla luce naturale, protetto dal caldo e dal freddo, riparato dai venti forti se la zona è ventosa. Rispetto alla tua casa non deve essere troppo vicino (per l’odore e il rumore), né troppo lontano (per ragioni di praticità e come deterrente contro i predatori).
E la burocrazia per il pollaio fai da te? Bisogna tenerne conto su un doppio versante, sanitario ed “edilizio”. Dal punto di vista sanitario un allevamento familiare di pollame per l’autoconsumo va registrato all’anagrafe zootecnica nazionale tramite il servizio veterinario dell’azienda sanitaria locale. Ciò vale anche per una singola gallina: considera però che non è consigliabile tenerne una sola, ma un minimo di 3 esemplari (dicevamo che le galline vivono in gruppo). Questa regola serve, tra l’altro, a tenere sotto controllo la diffusione di malattie trasmissibili dagli animali all’uomo, come l’aviaria.
Invece per quanto riguarda la struttura del pollaio fai da te e l’area dedicata all’allevamento delle galline, il regolamento comunale di igiene può prescrivere delle norme specifiche – da verificare appunto in Comune – su requisiti del pollaio, distanze dai confini, altre questioni di compatibilità ambientale e convivenza. Inoltre se il pollaio è in legno, e quindi non richiede opere murarie (muri, solai etc.), non ha bisogno del permesso di costruire da parte del Comune.
Come costruire un pollaio in legno fai da te
Concentriamoci ora sulla costruzione del pollaio fai da te inteso come casetta per le galline. Il materiale che useremo per il pollaio è il legno: economico, buon isolante contro il freddo e il caldo (all’interno la temperatura ottimale è di circa 13-24°C), piuttosto facile da tenere pulito. Oltre che lavabile, è importante che il materiale scelto sia atossico e non presenti spigoli, sporgenze etc. che potrebbero ferire gli animali.
Misure e quantità del materiale necessario dipendono dalle dimensioni del pollaio e dal tipo di progetto. Le dimensioni giuste per il pollaio in legno fai da te e gli spazi all’aperto variano in base alla taglia delle galline, alla loro razza e a quante sono. A proposito considera che, per questi animali da cortile, il sovraffollamento è uno dei fattori scatenanti dello stress.
Abbiamo pensato a una casetta per galline fai da te per 4-5 capi, più che sufficienti per una famiglia media. Per razze medio-leggere di ovaiole – come le diffuse Ancona e Livornese – basta 1 m² ma il pollaio può essere più spazioso, sui 2 m² o oltre. Fuori dal pollaio prevedi un recinto/voliera, calcolando circa 2 m² per ogni animale e, se il giardino lo permette, un pascolo di almeno 10 m² per gallina, da dividere e usare a rotazione così che l’erba abbia modo di ricrescere.
Puoi adoperare del legno di recupero, ad esempio smontando dei pallet con piede di porco piatto e martello oppure, in modo più sbrigativo, segando via le estremità delle assi dei bancali con la motosega o con un seghetto alternativo o a mano. Scegli bancali in buone condizioni e, prima di smontarli, usa la pressione dell’acqua per togliere il grosso dello sporco: passali con l’idropulitrice o perlomeno con il getto del tubo dell’acqua. Dopo averli bagnati, ti consigliamo anche di strofinarli con una spugna e una soluzione di acqua, sapone liquido e candeggina, per poi sciacquarli e farli asciugare al sole.
Sempre con la motosega, e l’aiuto di una segheria portatile universale, puoi “affettare” un tronco in tavole a uso del costruendo pollaio: è un lavoro da fare in anticipo, perché dopo il taglio le tavole vanno stagionate.
Ipotizziamo di costruire un pollaio in legno fai da te con una base di circa 2x1 m (lunghezza per larghezza), dotato di finestra di aerazione, usciolo (la porticina usata dalle galline) e porta di servizio (per far uscire le galline al pascolo e per sbrigare pulizie, manutenzione, raccolta uova). Adiacente al pollaio è previsto un recinto comunicante tramite l’usciolo. L’occorrente di massima è:
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Travetti di legno come supporti per il fondo, cioè il pavimento (vanno bene di sezione 7x15 cm).
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Tavole di legno per creare il fondo dalla casetta per galline fai da te.
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Morali, cioè travetti di legno a sezione quadrata, sia per la struttura portante a telaio e l’orditura del tetto della casetta, sia come paletti per delimitare il recinto e per le traverse del recinto stesso (come misura può andare bene 7x7 cm).
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Listelli di legno per il controtelaio delle porte e per il controtelaio e la cornice della finestra di aerazione.
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Assi di legno per rivestire le pareti del pollaio: a questo scopo puoi sfruttare le assi recuperate dai pallet.
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Pannelli di OSB da esterno per il tetto a singola falda inclinata e per le ante di porte e finestra.
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Ferramenta: viti, cerniere, chiusure a chiavistello.
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Altro: catramina per proteggere gli elementi di legno a contatto con il suolo e interrati, impregnante per gli altri componenti in legno del pollaio fai da te, rete da pollaio a maglia fitta per il recinto e la finestra di aerazione, lastre ondulate bituminose per il tetto.
Oltre alla motosega e all’abbigliamento protettivo, per costruire il pollaio ti servono almeno avvitatore, graffatrice, martello, metro, bolla, pennello e scala. Se sei in campagna e le distanze da percorrere si allungano, con la motocarriola trasporti materiali e attrezzatura senza fatica.
Pollaio in legno fai da te passo passo
Il cantiere del pollaio fai da te in legno comincia preparando l’area di lavoro:
- Libera la zona dalla vegetazione con il trattorino, il tagliaerba, il decespugliatore o il trinciaerba, a seconda del caso (a proposito qui trovi un confronto fra trinciaerba, trattorino e tagliaerba).
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Livella la superficie, se necessario aggiungendo terra di riporto.
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Posa il fondo del pollaio in legno:
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Appoggia i travetti di piatto direttamente sul terreno o, magari, su una soletta di calcestruzzo o un piano di mattoni preparato ad hoc.
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Fissa le tavole del pavimento ai travetti.
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Assembla le strutture portanti a telaio delle pareti, lunghe 2 m, che faranno da fronte e retro del pollaio:
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Per ciascuna parete unisci a rettangolo 2 morali verticali e 2 orizzontali, più un terzo elemento verticale intermedio per irrigidire l’insieme: la parete del retro sarà più bassa rispetto al fronte per dare pendenza al tetto a falda singola (l’altezza può essere rispettivamente di circa 1,70 m e 1,90 m).
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Avvita la struttura portante al fondo del pollaio.
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Assicura dei morali alla parte alta dei telai, in modo da formare l’orditura del tetto che sosterrà i pannelli della copertura.
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Posiziona le aperture del pollaio in legno costruendo i controtelai:
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Avvita i listelli da controtelaio alla struttura portante della parete frontale per delimitare i fori della finestra di aerazione e dell’usciolo tra pollaio e recinto.
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Ferma i listelli tra i telai del fronte e del retro per delimitare il vano della porta di servizio.
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Assembla la struttura del recinto addossato alla parete frontale del pollaio:
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Conficca nel terreno 2 paletti angolari e un terzo paletto mediano.
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Fissa le traverse per sostenere la rete da pollaio sulla sommità del recinto.
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Ultimati i passaggi per il pollaio descritti qui sotto, completa il recinto chiudendone tutti i lati con la rete, da fermare alle strutture con una graffatrice.
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Costruisci le pareti del pollaio fai da te rivestendo le strutture portanti a telaio con le assi di legno, da assicurare lasciando libere le aperture.
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Chiudi le porte e la finestra del pollaio:
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Da un pannello in OSB ricava le ante per la porta di servizio, per l’usciolo e per lo sportellino della finestra di aerazione.
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Monta l’anta della porta di servizio e quella dell’usciolo con le rispettive cerniere e chiusure a chiavistello.
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Per chiudere la finestra di aerazione ritaglia un pezzo di rete fitta, fermala alla parete con una cornice fatta di listelli, infine monta lo sportellino di chiusura con cerniere e chiavistello.
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Metti in opera il tetto del pollaio fai da te in legno:
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Avvita i pannelli di OSB all’orditura del tetto.
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Copri il tetto con lastre ondulate da copertura bituminose, assicurandole ai pannelli di OSB; in alternativa ricopri i pannelli con una guaina impermeabilizzante adesiva.
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L’allestimento interno del pollaio in legno prevede dei posatoi e un paio di ripiani su cui collocare delle cassette di legno foderate di paglia che fungano da nidi individuali. Altrimenti puoi costruire un nido collettivo esterno, da fissare a una parete del pollaio, con il tetto apribile per raccogliere le uova.
Una casetta per galline ovaiole è una bella comodità per avere ogni giorno (o quasi) uova fresche e accumulare del buon concime. Allevare galline è un passo avanzato verso l’autoproduzione di cibo che di solito si limita, per semplicità, alla coltivazione dell’orto ed eventualmente di alberi da frutto. Sei alle prime armi con l’orto o il frutteto? Qui trovi una panoramica su come coltivare l’orto, dividere l’orto in aiuole, fare un frutteto e dotarti di una compostiera fai da te.
Autoprodurre significa anche minimizzare gli sprechi e ottimizzare le risorse: campagna, orto e giardino forniscono combustibile per riscaldare la casa senza gas, anche con il pellet fai da te.
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