Vorresti cominciare a fare l’orto in giardino? Non possiedi uno spazio ma ti hanno messo a disposizione un appezzamento o il Comune ti dà in concessione un orto? Comunque sia, prima di imbracciare la vanga, osserva l’area: che tipo di suolo ha (argilloso, sabbioso, sassoso...), per quante ore al giorno è esposta al sole, quanto tempo resta in ombra (proiettata da edifici, alberi e via dicendo), se è vicina a una fonte d’acqua e facilmente accessibile.
Per un orto familiare possono bastare circa 40 m2, ma già con una decina puoi metterti alla prova con un mini-orto. In questo articolo vedremo come iniziare e in particolare come organizzare l’orto, dividendolo in aiuole.
Impostare l’orto: pulizia e preparazione del terreno
La zona destinata all’orto va ripulita: scartato l’uso di diserbanti, taglia l’erba con decespugliatore, tagliaerba oppure trinciaerba e raccogli lo sfalcio, poi con la forca o la zappa smuovi in superficie il terreno ed elimina a mano le radici. Cespugli e alberi vanno invece abbattuti con decespugliatore dotato di lama, potatore e motosega, quindi sradicati con l’aiuto di zappa, piccone o, eventualmente, di mezzi meccanici come trattore o escavatore. Nel caso il terreno sia già un orto, la pulizia è meno laboriosa: si tratta di eliminare i resti delle colture esaurite. Insieme alla vegetazione rimuovi i sassi, operazione da continuare nelle fasi successive.
Se la tua intenzione è seminare e trapiantare in primavera, inizia i lavori in autunno: la pausa invernale aiuterà il suolo dell’orto a ritornare soffice e più fertile. Alla pulizia seguono la lavorazione del terreno, per dissodarlo con vanga, forca o – se l’area è ampia – motozappa, quindi la concimazione di fondo ricca di sostanza organica, ad esempio con compost o letame maturo. In prossimità della semina (o del trapianto) ripassa il terreno con una lavorazione leggera adoperando zappa o motozappa, quindi livella con il rastrello così che l’acqua non si accumuli in avvallamenti: il letto di semina è pronto.
Può essere opportuno o necessario separare le orticole dall’ambiente circostante: come dividere l’orto dal giardino? In alcuni casi basta evidenziarne il perimetro con blocchi di pietra, betonelle di calcestruzzo o mattoni. Altrimenti potresti circondarlo con una staccionata di legno o una siepe, valida anche come frangivento (va però distanziata per evitare che ombreggi l’orto e competa con gli ortaggi). Hai animali domestici o da cortile? A seconda di quanto siano “invasivi”, proteggi l’orto con una rete alta 1-2 m. Qualsiasi sia la scelta, l’ingresso della recinzione deve essere in linea con uno dei camminamenti dell’orto o, se c’è, con il camminamento principale.
Sei alle prese con l’orto per la prima volta? Qui trovi un focus su quando e come preparare il terreno e come fresarlo con la motozappa. Qui invece una check-list degli attrezzi utili per fare l’orto, dalla lavorazione alla cura degli ortaggi.
Come organizzare l’orto: le aiuole
Una volta che hai preparato il terreno, comincia a dare una forma all’orto. Organizzarlo significa in sostanza definire posizione e dimensioni sia delle aiuole (o parcelle) sia dei percorsi che le delimitano e collegano. I camminamenti inoltre dovrebbero metterlo in comunicazione anche con la casetta degli attrezzi, la fonte d’acqua (rubinetto, pozzo, serbatoio dell’acqua piovana o altro) e la compostiera fai da te. Lo scopo è lavorare con comodità e ottimizzare lo spazio disponibile, dividendolo in superfici coltivate e percorsi di servizio, secondo uno schema ordinato a reticolo di parcelle alternate a camminamenti.
Le aiuole dell’orto sono in genere rettangolari, larghe al massimo 1-1,2 m in modo da riuscire a prenderti cura degli ortaggi al centro delle parcelle senza calpestarne i bordi. Per la lunghezza non esiste una regola ma 2-3 m possono essere più che sufficienti, perché un’aiuola troppo lunga ti costringe a percorrerla tutta ogni volta, ad esempio per raggiungere le altre.
Se i camminamenti servono per spostarti da un punto all’altro agevolmente e senza schiacciare le aiuole con i piedi, basta che siano larghi 30-40 cm o anche un po’ meno. Per muoverti con motozappa, carriola o motocarriola, devono essere sui 50-60 cm. Nel caso di un orto piuttosto esteso, probabilmente ti conviene differenziare i passaggi, con la relativa ampiezza, in principali e secondari.
Prima della lavorazione del terreno che apre la stagione della semina, crea la griglia di parcelle e camminamenti per dividere l’orto. Non andare a occhio: per tracciare con precisione i limiti delle aiuole e creare un orto regolare, usa il metro e tendi dello spago tra coppie di picchetti (vanno bene le canne di bambù usate come tutori per gli ortaggi). Fatta la divisione dell’orto in aiuole, puoi proteggere i passaggi tra le parcelle con paglia, corteccia, ghiaia oppure tavole di legno, lastre di pietra, piastre di graniglia: camminerai sempre “sul pulito”, anche dopo una pioggia, e allo stesso tempo le erbe infestanti non cresceranno.
Puoi tenere le aiuole dell’orto in piano o modellarle in aiuole rialzate, chiamate porche o prode. Sopraelevarle di 15-30 cm rispetto ai camminamenti (baulatura) facilita il drenaggio dell’acqua ed evita i ristagni: è particolarmente utile quando il terreno è duro, ossia argilloso. Fai la baulatura con la lavorazione del terreno che precede la semina o il trapianto, meglio se con l’aiuto di metro, spago e picchetti: con il badile preleva la terra già lavorata dalla fascia destinata a camminamento e spostala nella porzione dell’aiuola. La baulatura delle aiuole dell’orto va ripetuta ogni anno.
Un’altra tecnica per dividere l’orto in aiuole rialzate è coltivare nei cassoni. Si tratta di strutture a scatola, in genere di legno, che contengono il substrato di coltivazione e dividono l’orto dal giardino, intervallate dai camminamenti. Puoi costruire i cassoni direttamente a contatto con il suolo oppure sospesi con dei supporti (in quest’ultima versione puoi usarli anche per coltivare in terrazzo). Per affaticare meno la schiena puoi personalizzarne l’altezza, da un minimo di 20-30 a 50-60 cm. Se la terra del tuo giardino non ha le caratteristiche ottimali per coltivare – perché magari è estremamente argillosa – puoi riempire i cassoni con un substrato migliore, ad esempio terriccio o terra di riporto di buona qualità.
Come disporre le piante nell’orto
Organizzare l’orto significa anche assegnare una funzione specifica alle aiuole. Dunque, come disporre le piante nell’orto? Buona parte di esse ha bisogno di 6-8 ore di sole al giorno, perciò l’orto deve essere soleggiato: fai in modo che sia esposto a est, ovest o, specie nelle zone più fredde, a sud. In genere l’orientamento delle aiuole decide quello delle file degli ortaggi. Non è sempre possibile nella pratica, ma l’ideale è orientare entrambe in direzione nord-sud, così che ambedue i lati delle file risultino ben illuminati.
In aggiunta alle esigenze di luce, con quale criterio ripartire gli ortaggi tra le aiuole? Tieni conto della rotazione delle colture e delle consociazioni. La rotazione consiste nel variare, anno dopo anno, le piante coltivate nelle varie sezioni dell’orto considerando diversi fattori, tra cui il consumo più o meno spiccato di sostanze nutritive (ossia quanto impoveriscono il terreno). Consociare gli ortaggi significa invece affiancarli nella stessa aiuola, o al contrario separarli, in base alla loro compatibilità o incompatibilità: per alcuni la vicinanza genera vantaggi reciproci (ad esempio tra piante con ciclo colturale di diversa durata), per altri interferenze negative (come tra verdure della stessa famiglia).
Grazie alle consociazioni diversifichi gli ortaggi dando spazio alla biodiversità, che significa maggior resistenza a malattie e insetti dannosi. Ricorri dunque ai trattamenti antiparassitari solo quando strettamente indispensabile, preferendo dei trattamento naturali (che puoi applicare con atomizzatore o pompa irroratrice).
Tutte le specie hanno un proprio ruolo nell’ecosistema, ma a volte qualcuna può sfuggirti di mano: ecco i nostri suggerimenti per tenere l’orto libero da lumache, formiche e talpe.