Una pompa è una macchina che, grazie a un motore, spinge un liquido (ad esempio dell’acqua) affinché possa superare un dislivello e/o una distanza. Dunque solleva e sposta il liquido da un punto all’altro, ciò si traduce in pratica in una serie di possibili azioni di base: avvicinare o allontanare; riempire o, al contrario, svuotare.
Qui parleremo di pompe centrifughe, le più diffuse e versatili, alimentate da un motore a scoppio: le motopompe. Prima vedremo in breve come funzionano e poi faremo una panoramica di vari usi che puoi farne in giardino, nell’orto e in campagna.
Motopompa a scoppio: come funziona e cosa c’è da sapere
Come funziona una motopompa a scoppio? L’acqua entra nella motopompa tramite il tubo di aspirazione, è messa in rotazione dalla girante collegata al motore e, infine, viene convogliata nel tubo di mandata con una certa velocità e pressione. Il tubo di aspirazione è assiale rispetto alla girante, mentre quello di mandata (cioè d’uscita) è laterale.
Cosa significa che una motopompa è “autoadescante”, come la motopompa a scoppio WP 300 di Oleo-Mac? L’autoadescamento, all’avvio della motopompa, è la capacità di eliminare l’aria all’interno del tubo di aspirazione. Mettendo in movimento il liquido (acqua) con cui hai preventivamente riempito il corpo della motopompa, la girante crea una depressione che permette alla motopompa di aspirare, prima, l’aria contenuta nel tubo di aspirazione ancora vuoto e, poi, l’acqua da sollevare, drenare etc. che, spinta dalla pressione atmosferica, entra nel tubo di aspirazione.
Cosa sono la “portata” e la “prevalenza” di una motopompa? Portata e prevalenza sono i 2 parametri essenziali per valutare le caratteristiche di una motopompa. La portata della pompa è il volume di liquido pompato nell'unità di tempo: in genere si misura in litri al secondo o al minuto oppure in metri cubi all'ora: per esempio la WP 300 ha una portata massima di 150 l/min. La prevalenza, invece, è la differenza in metri tra l’altezza dell'acqua al livello del tubo d’aspirazione e quella alla mandata: per la WP 300 la prevalenza massima è di 36 m.
Motopompa per l’irrigazione
L’uso più comune di una motopompa è l’irrigazione, sia in giardino che in campagna, prelevando l’acqua da fossi, corsi d’acqua, laghetti, vasche di raccolta dell’acqua piovana… Grazie alla motopompa dai pressione al flusso dell’acqua che, con un sistema di tubi, raccordi e accessori, distribuisci a distanza e su superfici più o meno ampie nel modo che preferisci (con la semplice canna dell’acqua o l’impianto di irrigazione a pioggia o a goccia). Sempre per irrigare, con la motopompa puoi attingere acqua da un pozzo che non è dotato di elettropompa sommersa.
Con una motopompa a scoppio di dimensioni e peso contenuti, come la WP 300, e un serbatoio carrellabile porti facilmente l’acqua – per irrigare e non solo – là dove non c’è perché le fonti di approvvigionamento sono lontane o all’asciutto, a causa di una prolungata assenza di piogge. Una motopompa risolve il problema del rifornimento d’acqua e dell’irrigazione anche in aree isolate o comunque non servite dalla rete elettrica, dov’è quindi impossibile usare un’elettropompa (a meno di avere un generatore).
Per approfondire il tema dell’irrigazione con la motopompa, ti suggeriamo il nostro articolo su come utilizzare la motopompa per l’irrigazione e uno scorrevole approfondimento sulla motopompa autoadescante come alleato nell'irrigazione. Ultimi ma non meno importanti, qui trovi anche i segreti per innaffiare il giardino a regola d’arte.
Motopompa: non solo irrigazione
Puoi usare l’acqua pescata con la motopompa – magari dalla vasca di accumulo dell’acqua piovana, così non consumi quella potabile – per pulire l’auto o il giardino (marciapiede, vialetto, superfici pavimentate, arredi e giochi da esterni, gazebo…) con o senza l’aiuto dell’idropulitrice.
Se devi svuotare la piscina interrata – per fare una pulizia accurata, per la manutenzione o se devi sostituire l’acqua –, puoi estrarre l’acqua con la motopompa a scoppio, senza usare le prese di fondo. Usi la motopompa anche per scaricare la minipiscina o vasca idromassaggio da esterni. Hai una piscina fuori terra? Prima di pulirla, fare qualche lavoro, spostarla o, a fine stagione, smontarla, ti conviene svuotare l’acqua con la motopompa: è un metodo ben più veloce rispetto al classico tubo da giardino. La motopompa è altrettanto utile anche se hai un laghetto artificiale. Con la motopompa, inoltre, fai l’operazione inversa dello scarico dell’acqua: puoi usarla per riempire la piscina, l’idromassaggio o il laghetto.
A proposito di laghetto da giardino: se nel tuo pensi di allevare dei pesci, con la motopompa puoi caricare e scaricare l’acqua nel contenitore con cui li trasporterai dal luogo d’origine a casa. Se invece hai la passione della pesca con esche vive, sai che per mantenere guizzanti i pesci nella loro vasca deve esserci un continuo ricambio d’acqua. Oltre a rinnovarla, la motopompa crea una corrente, tra i punti d’entrata e d’uscita dell’acqua, che impegna i pesci nel nuoto.
Le motopompe a scoppio possono servire anche in situazioni d’emergenza, ad esempio dopo un nubifragio per pompare via rapidamente l’acqua da garage e stanze allagati, per drenare l’acqua nei punti del giardino in cui si accumula perché i pozzetti di scarico sono intasati o perché il terreno forma una conca.
Prevedi dei lavori per il giardino o la casa? Se fai uno scavo nel terreno può accadere che, per varie ragioni, vi si accumuli dell’acqua: a quel punto la motopompa diventa indispensabile per smaltirla e garantire la stabilità del suolo.
Cosa non fare con una motopompa a scoppio
Dall’irrigazione alla pesca abbiamo visto alcuni dei possibili impieghi delle motopompe, ecco invece cosa ti raccomandiamo di non fare con la motopompa a scoppio autoadescante WP 300.
Il presupposto è che le motopompe sono progettare per lavorare con acqua e altri liquidi inerti – cioè chimicamente stabili – e a temperatura ambiente. Non vanno usate come dispositivi antincendio e per pompare questi materiali:
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Vernici, diluenti, solventi.
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Combustibili e lubrificanti.
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GPL e gas di ogni tipo.
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Liquidi infiammabili in genere.
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Miscele di prodotti chimici non compatibili fra loro.
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Antiparassitari e diserbanti.
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Liquidi che contengono granuli o solidi consistenti.
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Liquidi destinati all’alimentazione umana e animale.
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Liquidi con temperatura superiore a 40°C.