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Cura del verde
6 min di lettura

Orto rialzato fai da te

Migliora il drenaggio per le tue piante

Nell’orto rialzato il piano di coltivazione è sollevato rispetto al piano di calpestio. In generale un orto rialzato ti garantisce un buon drenaggio, cioè smaltisce meglio l’acqua in accesso, così che non ristagni nel terreno. La capacità drenante infatti è legata all’effetto della gravità: maggiore è l’altezza del substrato, meglio l’acqua percola.

Puoi alzare il piano di coltivazione in più modi. Facendo la baulatura sposti il terreno e lo modelli per ottenere letti di semina più alti (detti prode o porche). Un altro modo è colmare di terra dei contenitori capienti di una certa altezza (cassoni). Mentre la baulatura va rifatta ogni anno, un cassone è pensato per durare. Oggi vedremo come realizzare un orto rialzato fai da te con il sistema dei cassoni.

Vantaggi dell’orto rialzato in un cassone

Realizzare un orto rialzato fai da te con cassoni di coltivazione è impegnativo sia in termini di lavoro e tempo per la costruzione, che di costi per il materiale occorrente (se non è di recupero) e il substrato di riempimento. Come contropartita hai però un drenaggio efficiente e una serie di altri vantaggi:

  • Controllo: riempi il cassone con il substrato migliore, compensando le carenze del suolo del tuo giardino, aggirando il problema di un terreno poco fertile, oppure scegliendo un substrato apposito per piante con esigenze specifiche.

  • Meno erbacce: il substrato è a distanza dal suolo e dai semi di infestanti che conserva naturalmente; se acquisti del terriccio è sterilizzato, mentre il compost e il letame maturi sono privi di semi in grado di germinare.

  • Produttività: hai una stagione utile per coltivare più lunga perché in primavera il terreno dell’orto rialzato si scalda più velocemente e in autunno trattiene il calore più a lungo.

  • Comodità: decidi l’altezza dell’orto rialzato a piacere, anche in base alle tue necessità. Il piano di coltivazione rialzato permette ad esempio di sforzare meno ginocchia e schiena, di lavorare seduti o in piedi, di rendere l’orto più accessibile ai bambini.

  • Ordine: l’orto rialzato in cassoni è separato dal resto del giardino, ben definito e protetto da calpestamenti accidentali, perciò meno soggetto a compattarsi e più ospitale per le piante.

  • Stop agli animali: il cassone fa da barriera anche contro i danni alle piante che potrebbero causare cani, animali da cortile, fauna selvatica.

  • Protezione: i bordi del cassone sono d’aiuto quando devi predisporre le protezioni per l’orto contro il freddo in inverno e, quando necessario, contro il sole eccessivo d’estate.

  • Estetica: i cassoni di coltivazione se ben costruiti danno al giardino un valore aggiunto rendendolo più curato e piacevole da vedere, oltre che più ordinato, come già detto.

L’efficienza del drenaggio dell’orto rialzato si rivela utile nelle zone piovose. Dove invece la pioggia scarseggia potrebbe rendere il substrato troppo asciutto: in questo caso coltivare su orto rialzato non è la scelta ideale. Di scarsità d’acqua e di come coltivare risparmiando questa risorsa parliamo a proposito di aridocoltura.

 

Costruzione del cassone per l’orto rialzato fai da te

Come per un orto “standard”, anche per l’orto rialzato scegli un luogo soleggiato, il più possibile aperto e senza zone d’ombra, comodo per approvvigionarti d’acqua e raggiungere la casetta degli attrezzi.

Se il cassone appoggia direttamente sul terreno, predisponi l’area ripulendola dall’erba – ad esempio con tagliaerba o decespugliatore – e smuovendo il suolo con la vanga oppure con la motozappa o il motocoltivatore. L’orto rialzato nel cassone deve stare in piano, quindi livellala se ci sono piccole differenze di quota.

In commercio trovi kit pronti per assemblare un orto rialzato, in legno o metallo ad esempio. Se invece opti per un orto rialzato fai da te, per quanto riguarda il materiale con cui costruire il cassone, puoi scegliere tra legno, lamiera d’acciaio o zincata, mattoni, pietra, plastica resistente ai raggi UV. Diversi per durabilità e prezzo, questi materiali possono essere nuovi o di recupero. Se usi del materiale di recupero, come il legno dei pallet, assicurati che sia resistente e sicuro (non trattato con vernici, collanti etc. che possono essere rilasciati nel substrato). Seppur pratici e resistenti, evita i pannelli in OSB proprio perché le scaglie di legno che li compongono sono tenute insieme da resine o colle. Se come legno usi quello dei pallet, può esserti utile una motosega per smontare i bancali velocemente, al posto di faticare con piede di porco e martello.

Come fare l’orto rialzato fai da te? Quale materiale conviene impiegare? Ciascuno ha pregi e difetti. Il legno è una soluzione economica, facile da reperire e da lavorare, e per questo molto diffusa per costruire il cassone dell’orto rialzato. Per contro è deperibile, tanto più se esposto alle intemperie e all’umidità del terreno. Puoi proteggerlo applicando dell’impregnante e isolando dal substrato le pareti del cassone con teli di plastica.

Una volta scelta la posizione dell’orto rialzato, prepara l’area e assembla il cassone. Il cassone è senza fondo, consiste cioè nelle sole pareti laterali, che rialzano il piano di coltivazione dell’orto e ne contengono il substrato. Le tecniche costruttive dipendono non solo dal materiale, ma anche dal formato (è diverso se usi il legno sotto forma di pannelli o di assi per esempio), dalle dimensioni che vuoi dare al cassone etc.

Le misure del cassone per l’orto sono a tua discrezione: tieni conto dell’ergonomia, quindi delle tue esigenze per lavorare meglio e con comodità. La larghezza perciò non dovrebbe superare 1,2-1,5 m, in modo da arrivare al centro dell’orto con le braccia. La lunghezza invece non dovrebbe rendere complicato passare da un lato all’altro del cassone. Oltre che da questioni ergonomiche, l’altezza dell’orto rialzato dipende dal substrato con cui va riempito il cassone e dalle radici delle piante da coltivare (che sono profonde minimo una ventina di centimetri). A seconda della coltura, il rialzo può andare dai 30-40 ai 70-80 cm o più. Un’altezza ottimale può essere intorno ai 50 cm. Tra un cassone e l’altro lascia almeno 60 cm di spazio, in modo da passare con agio (se usi la carriola, tieni conto dell’ingombro).

 

Riempimento del cassone per l’orto rialzato

Passiamo ora al substrato, cioè il “terreno” in cui vivono le piante coltivate nell’orto rialzato fai da te. Hai più soluzioni per riempire il cassone dell’orto. Puoi utilizzare la terra del tuo giardino mescolata con compost o letame maturo – anche con sabbia, se va alleggerita – per renderla più fertile. Per fare ciò, in un angolo del giardino elimina le infestanti a mano (non usare diserbante), lavora il terreno sul posto con la vanga oppure con motozappa o motocoltivatore. Aggiungi le sostanze necessarie per migliorare la fertilità del suolo e incorporale con un secondo passaggio di lavorazione: usa la terra così migliorata per colmare i cassoni.

Infine puoi pacciamare l’orto rialzato per proteggere il substrato da un’eccessiva evaporazione e da un irraggiamento solare aggressivo. Qui puoi approfondire il tema della pacciamatura, utile sia d’estate che d’inverno.

Sul terreno, alla base del cassone, puoi stendere una rete metallica per difendere l’orto rialzato da talpe, arvicole e topi, e un telo pacciamante o del cartone per impedire alle infestanti di crescere. Qui trovi i nostri consigli per allontanare talpe, topi e altri roditori dall’orto e dal giardino.

In alternativa puoi creare un orto a strati, ad esempio posando un fondo drenante formato da rami, rametti etc. e poi aggiungendo terra mescolata a letame/compost maturo, che fa da letto di semina. Al posto della terra naturale del tuo giardino puoi usare del terriccio acquistato ad hoc. Tra il fondo drenante e lo strato fertile puoi inserire del materiale organico secco e fresco, che si decomporrà diventando nutrimento per le piante. Puoi terminare con una pacciamatura, ad esempio a base di paglia.

A prescindere dal substrato che decidi di utilizzare, nel tempo il piano di coltivazione si abbassa perché, decomponendosi, la parte organica del riempimento e la pacciamatura “si consumano”. Dunque ogni anno il substrato va in parte ripristinato.

Quello dell’orto rialzato è un sistema con cui coltivi anche distante dal suolo, ad esempio sul terrazzo o su una superficie esterna pavimentata. In questo caso il cassone, che non ha bisogno di fondazioni, deve avere la base chiusa. Nel riempirlo prevedi sul fondo uno strato di ghiaia, alto una decina di centimetri, per il drenaggio.

Se sei alle prime armi ti consigliamo una panoramica su come coltivare l’orto e un focus su come dividerlo in aiuole. Qui invece hai un riepilogo degli attrezzi utili per l’orto, dalla lavorazione del terreno alla cura degli ortaggi.

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