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Cura del verde
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Decora il giardino per le feste: quali piante scegliere?

Sempreverdi, arbusti da bacca e specie da fiore che fanno Natale

Bianco, rosso e verde sono probabilmente i colori che un po’ tutti associamo al Natale, la ricorrenza più solenne dell’anno. Li ritrovi nei negozi, nelle luminarie lungo le vie, sulle foto delle riviste, nelle pubblicità, in pratica ovunque. Fra i tanti significati che condensano, il bianco rappresenta la luce e il divino, il rosso la vita e la regalità, il verde la natura e il rinnovamento.

A dicembre invece il giardino si mostra meno variopinto e appariscente che in primavera ed estate, ma mentre tutto intorno è spoglio le sempreverdi sfoggiano il loro fogliame, le specie da bacca si vestono con macchie di colore e alcuni fiori fanno capolino da vasi e aiuole. Bianco, rosso e verde sono i colori base che ci guideranno in questo articolo sulle piante per addobbare il giardino a Natale.

Sempreverde come l’albero di Natale

Probabilmente la prima pianta natalizia da esterno (e non solo) a cui stai pensando è l’abete da addobbare con luci e/o altre decorazioni. Con la sua chioma verde scuro a piramide l’albero di Natale vero è un classico: di solito si tratta di un abete rosso (Picea abies) che viene allevato espressamente per essere venduto con il suo pane di terra.

Puoi tenere l’albero di Natale vero in vaso per alcuni anni, rinvasandolo in contenitori sempre più capienti, per poi trapiantarlo in giardino. La pianta deve avere spazio perché cresce molto in altezza e circonferenza e – l’abete rosso in particolare – sviluppa ampie radici superficiali. Dunque scegli con cura il luogo di impianto: a posteriori è difficile rimediare dal momento che, come le altre conifere, l’abete soffre le potature, specie se aggressive. Per potarlo – il periodo migliore è l’inverno – puoi servirti di attrezzi manuali come seghetti e troncarami, altrimenti di una motosega. Per lavorare in altezza, opta per strumenti telescopici come lo svettatoio o il potatore. L’abete predilige habitat freschi, perciò tenere l’albero di Natale in giardino presuppone un clima adatto.

É il fatto di essere sempreverde – richiamando così la vita che resiste – a fare dell’albero di Natale uno dei simboli della festività che celebra la nascita (l’altro simbolo è il presepio). In alternativa all’albero di Natale, come pianta natalizia per esterno potresti valutare altre sempreverdi, da impiantare e far crescere. Te le godrai verdeggianti stagione dopo stagione e, in base alla specie, quando orneranno il giardino prima di fiori e dopo di bacche.

Sempreverdi non sono soltanto gli alberi, ma anche diversi arbusti: puoi avvolgere entrambi con decorazioni luminose da esterno, oppure sfruttarne la bellezza “al naturale”. Non escludere poi l’idea di “agghindare” con le luci gli alberi e gli arbusti caducifogli. Ad ogni maniera, qualsiasi soluzione sceglierai cerca la giusta misura, così che decorazioni e luci non siano sovrabbondanti, con l’effetto di rendere il giardino sovraccarico e caotico. Dai un’occhiata al nostro articolo su come preparare il giardino per Natale in modo sostenibile (per l’ambiente e il portafoglio) e a questo riepilogo dei lavori da fare d’inverno in giardino perché all’arrivo delle feste sia impeccabile.

Prima di impiantare l’abete o le piante sempreverdi (in autunno-inverno) predisponi l’area interessata passando, a seconda del caso, con decespugliatore, tagliaerba o trattorino. Per un singolo albero o arbusto, scava una buca con vanga e pala, mescola concime organico e terra di scavo, posiziona la pianta e riempi la buca. Per una siepe, invece, lavora con vanga o motozappa una striscia di terreno larga e lunga quanto basta, distribuisci il concime e interralo, quindi scava una buca per ogni piantina da mettere a dimora. Approfondisci qui il tema dell’impianto di una siepe sempreverde; nello stesso articolo trovi anche le indicazioni sulla potatura estiva per regolarne la forma, in funzione di quanto cresce, con cesoie e tagliasiepi.

Piante di Natale con bacche

Le piante da bacca, spesso sempreverdi, non hanno bisogno di altro: sono di per sé decorative grazie al colore vivace dei piccoli frutti e al contrasto con il verde delle foglie. L’agrifoglio (Ilex aquifolium) è un arbusto sempreverde molto longevo da siepe, ma può essere coltivato anche ad alberello. Le sue caratteristiche foglie sono coriacee e spinose. È una pianta dioica, vale a dire che esistono agrifogli che portano fiori maschili e agrifogli con fiori femminili: solo da questi ultimi si sviluppano, dall’autunno, le tipiche bacche rosse (possono essere anche gialle). È robusto e poco esigente, ma bada che il terreno sia ben drenato e l’irrigazione non sia eccessiva, per evitare ristagni d’acqua. L’agrifoglio va concimato in autunno con concime organico e potato, in particolare se lo tieni in forme obbligate (ha comunque una crescita lenta).

Tipico della macchia mediterranea, il pungitopo (Ruscus aculeatus) è un arbusto sempreverde a piccolo cespuglio. Sotto forma di vegetazione spontanea è una specie protetta e in alcune regioni è proibito raccoglierlo: il divieto deriva dallo sfruttamento che ha subito in passato, proprio come decorazione natalizia. In giardino coltivi il pungitopo come pianta ornamentale, rustica e poco esigente, per formare siepi e aiuole oppure da tenere in vaso. Anch’esso è dioico, quindi per far sì che produca bacche, nel metterlo a dimora, affianca esemplari femminili e maschili. Come l’agrifoglio il pungitopo spicca per le bacche rosse, che maturano in inverno e rimangono sulla pianta un paio di mesi, e per le foglie spinose. Quelle del pungitopo sono però false foglie, in realtà dei rametti trasformati (cladodi).

Un altro arbusto sempreverde dioico che d’inverno si carica di bacche rosse, capaci di durare diversi mesi, è la Skimmia japonica. Le bacche rimangono sulla pianta fino alla fioritura primaverile: nota che i fiori della skimmia sono poco appariscenti ma profumati. Si può coltivare sia in piena terra che in vaso, è amante dell’ombra e acidofila, ossia necessita di un terreno leggermente acido. È molto apprezzata perché economica e poco impegnativa, pure per ciò che riguarda potatura (cresce lentamente) e concimazione (misurata e una volta all’anno). Anche per la skimmia suolo e irrigazione non devono creare ristagno d’acqua.

Fiori natalizi: spazio ai classici

A dicembre l’assortimento di piante da fiore per esterno è limitato, ma i grandi classici come l’elleboro e il ciclamino non deludono mai. L’elleboro nero (Helleborus niger) è un’elegante pianta erbacea perenne, una delle varie specie di elleboro esistenti. In giardino puoi coltivarlo in vaso o in piena terra, ad esempio per comporre delle bordure: resiste alle basse temperature e ama l’ombra, difatti in natura è una pianta da sottobosco. A fine della fioritura, in primavera, nascono le nuove foglie che, infittendosi, d’estate formano cespugli e rimangono verdi fino all’inverno, stagione in cui la pianta fiorisce: è chiamata infatti rosa di Natale. A dispetto del nome i fiori sono formati da spessi falsi petali bianchi (a essere scuro è il rizoma). L’elleboro richiede cura nell’irrigazione: il terreno non deve restare troppo asciutto a lungo, neppure d’inverno. Puoi abbinarlo ai ciclamini, di cui parleremo qui sotto.

Forse non è affatto originale e non può definirsi fiore natalizio in senso stretto, ma il ciclamino coltivato (Cyclamen persicum) con le sue foglie a cuore annovera molti punti a proprio favore. È una pianta da esterno, che coltivi in vaso o in piena terra, e ha una fioritura molto lunga – da settembre a marzo – che copre per intero il periodo delle feste di Natale. Esiste in più misure e i fiori si presentano in diverse tinte, tra cui i natalizi bianco e rosso, a cui si accosta la gamma dei rosa e dei viola. Il ciclamino è una pianta perenne, quindi in primavera va spostato in un luogo fresco e buio affinché dal tubero possa ricrescere e rifiorire in autunno. Soffre il caldo così come il gelo; sono in particolare le varietà grandi a essere sensibili alle temperature intorno allo zero. Con il ciclamino fai attenzione al substrato, che non deve risultare né secco né zuppo d’acqua, ed elimina dalla pianta foglie e fiori via via che avvizziscono.

Nel freddo invernale alcune bacche del giardino sono cibo per la fauna selvatica, come l’agrifoglio e il pungitopo per gli uccelli. All’opposto, per gli esseri umani diverse piante natalizie sono tossiche: ciò vale per l’agrifoglio, ma anche per il vischio. La stella di Natale o poinsettia – classico fiore natalizio, da tenere in casa perché non tollera il freddo – non è velenosa ma provoca irritazioni cutanee; sono invece tossici la rosa di Natale e il ciclamino. Bisogna quindi stare all’erta specie con i bambini, che potrebbero essere attirati dai colori sgargianti delle bacche e dei fiori. Anche per quanto riguarda cani e gatti fai attenzione ad agrifoglio, vischio, stella di Natale, rosa di Natale e ciclamino.

I rametti dell’agrifoglio erano usati come segno di prosperità dagli antichi Romani in occasione dei Saturnali, festa religiosa paragonabile tanto alle festività di Natale/fine anno quanto al Carnevale. Tutt’oggi sono adoperati per creare ghirlande e altre decorazioni, allo stesso modo dei rametti di pungitopo, skimmia e di altre specie sempreverdi con e senza bacche. Sul tema degli addobbi natalizi ecco i nostri suggerimenti per potare rami decorativi e – per chi ha molta dimestichezza con la motosega – intagliare sculture di legno. Se sei a corto di idee per il rituale scambio dei doni natalizi, qui trovi alcuni spunti per dei regali di giardinaggio.

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