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Cura del verde
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Come proteggere le piante dalla neve

Consigli per il giardino e l’orto

Nell’ultimo decennio gli inverni stanno registrando temperature medie più miti e meno neve rispetto al passato, il che non significa che non si verifichino ondate di gelo. Se da un lato questo dà modo a varie piante, anche delicate, di sopravvivere più facilmente in giardino, dall’altro il freddo è necessario. Infatti le basse temperature permettono alle piante di crescere grazie al ciclo delle gemme, con meccanismi di “pausa” che le preservano da freddo e gelo – dormienza, quiescenza e altre forme di inibizione –, a cui segue il risveglio vegetativo all’aumentare delle temperature. Questi meccanismi fanno parte delle strategie di adattamento che le piante adottano per superare le sfavorevoli condizioni invernali.

Il rischio di un inverno mite è quindi che alcune piante, le cui gemme hanno ripreso la loro attività, subiscano danni per ondate di freddo, venti gelidi o gelate tardive. Oppure, se il freddo è stato insufficiente, che germoglino in ritardo o scarsamente, o che lascino cadere le stesse gemme. Inoltre, è grazie al freddo che le piante beneficiano di una tregua da attacchi parassitari e malattie. Oggi invece vedremo perché il freddo può essere critico per il verde e come proteggere le piante dal gelo.

Neve e gelo: gli effetti sulle piante

Se in una certa misura le basse temperature servono alle piante, è vero anche che il freddo può essere un problema. Parliamo di gelo quando la temperatura dell’aria scende a 0°C o sottozero, la neve in genere cade fino alla quota dello zero termico – là dove la temperatura dell’aria è a 0°C – o poco più in basso (al massimo fino a 3°C).

Raffreddamento e congelamento sono forme di stress che le piante vivono, a causa delle basse temperature, in modo diverso a seconda di specie e varietà, condizioni di salute, presenza o no di protezioni (di cui parleremo più avanti), rapidità/gradualità e durata del calo di temperatura (se è repentino è più dannoso) e via dicendo. Fino a un certo punto infatti le piante sono capaci di adattarsi e resistere, oltre – tra i 15-10°C e gli 0°C – subiscono danni da freddo (come il rallentamento delle funzionalità), mentre sottozero accusano danni da congelamento (con formazione di ghiaccio nei tessuti, disidratazione e loro rottura). Le piante originarie di zone calde soffrono di più e hanno meno capacità di reazione rispetto alle specie tipiche dei climi temperati o continentali o comunque delle piante autoctone.

Dunque, per proteggere le piante del tuo giardino dal freddo, la prima cosa da fare è “classificarle” secondo le temperature minime che tollerano in base alla specie/varietà e all’età (le piante giovani sono più sensibili). Avrai quindi piante:

  • Molto delicate: in grado di resistere fino a 15°C, come le succulente.

  • Delicate o semirustiche: sopportano fino a 5-6°C, come le tipiche specie mediterranee (olivo, rosmarino, limone etc.).

  • Rustiche: reggono fino a -5°C o meno, come le rose e altri arbusti da fiore, gli arbusti da siepe, le conifere e – a dispetto dell’origine mediterranea – l’oleandro.

La neve danneggia perlopiù la chioma delle piante, quando rimane a lungo su foglie e rami creando le condizioni per il raffreddamento/congelamento. Se è abbondante e non scivola per terra, il peso può sovraccaricare e spezzare i rami – specie i più lunghi – oppure deformarli, piegandoli verso l’esterno: ciò vale anche per le specie rustiche, che non temono il freddo. A rischiare di più sono le sempreverdi, mentre le caducifoglie offrono alla neve una superficie più ridotta su cui accumularsi, ma a loro svantaggio hanno in genere rami poco flessibili. Invece, per quanto riguarda il suolo e le radici delle piante, una spessa coltre di neve funziona da isolante: mantenendosi infatti intorno a 0°C negli strati vicini al terreno, lo ripara da temperature esterne più rigide.

Come proteggere dal freddo le piante in piena terra

In giardino per proteggere dal freddo le piante collocate in piena terra:

  • Copri le piante più delicate con tessuto non tessuto (TNT): in commercio lo trovi in teli, da avvolgere attorno alla parte aerea (chioma), o già confezionato in pratici cappucci.

  • Proteggi le radici da gelo e vento, che inaridisce il terreno, facendo una pacciamatura al piede delle piante con un abbondante strato di materiale naturale (8-10 cm o più).

  • Sospendi l’irrigazione, se la stagione è secca bagna con misura le sempreverdi circa una volta al mese.

  • Proteggi le piante più esposte al vento, che amplifica l’effetto del freddo, avvolgendole o creando intorno una barriera frangivento con stuoie di bambù.

Con la pacciamatura di materiale naturale ricicli i “rifiuti” dei lavori di giardinaggio: foglie secche raccolte con soffiatore, erba tagliata con decespugliatore e seccata, corteccia, resti di potatura triturati con trinciatutto o biotrituratore (trovi altri suggerimenti nel nostro articolo dedicato a come pacciamare).

Puoi abbinare la copertura della chioma alla pacciamatura. Ti conviene proteggere gli alberi e gli arbusti più giovani per aiutarli a superare il primo inverno dopo la messa a dimora. Fai la pacciamatura anche nelle aiuole con erbacee perenni, che sembrano morte perché sono secche o prive della parte aerea. In realtà sono a riposo e le parti vitali sono a livello del suolo (gemme basali) o sottoterra (bulbi, rizomi etc.), in attesa di rigenerare la pianta in primavera.

Come proteggere dal freddo le piante in vaso

La protezione delle piante con tessuto non tessuto e pacciamatura è un’ottima soluzione anche per gli esemplari che tieni in vaso e che, magari per ragioni di peso, non puoi spostare in una zona soleggiata e riparata dal vento freddo (ad esempio sotto a un portico) o, per le più delicate, in un ambiente chiuso e luminoso (stanza non riscaldata di casa, serra etc.).

Con le piante in vaso inamovibili, ti suggeriamo anche di isolare il contenitore stesso, ad esempio fasciandolo con tessuto non tessuto, iuta o pluriball da imballaggio e, se possibile, separandolo dal suolo con un pannello di legno o polistirolo. Considera infatti che le radici delle piante ospitate in vaso soffrono il freddo proprio a causa del volume ridotto di terra.

Quando hai a che fare con pesi e volumi importanti, come nel caso delle piante in vaso o fioriera, puoi alleggerire il lavoro trasportandoli con la motocarriola.

 

Come proteggere dal freddo le piante dell’orto

In orto difendi le tue verdure invernali costruendo, su ogni parcella, una serra a tunnel con archetti in ferro zincato come struttura portante e un telo robusto in polietilene o PVC come copertura. In alternativa pacciama con materiali naturali o teli da pacciamatura in plastica. Se devi intervenire d’urgenza, o come protezione aggiuntiva sotto i tunnel, puoi stendere dei teli in tessuto non tessuto direttamente sulle parcelle.

Un’altra pratica importante per proteggere le radici delle piante è far sì che il terreno sia drenante, così che l’acqua non ristagni. L’acqua infatti raffredda il terreno e, in conseguenza del gelo, ghiaccia. A correre il rischio maggiore sono le piante in vaso e più il contenitore è piccolo, più probabili sono i danni da freddo e gelo. Per facilitare il drenaggio del terreno, in orto ti consigliamo di rialzare le parcelle invece che tenerle in piano (qui trovi alcuni spunti per organizzare le aiuole dell’orto). Un cattivo drenaggio è tipico del suolo argilloso: ecco come migliorare un terreno duro, anche con l’aiuto della motozappa o del motocoltivatore.

Come proteggere le piante dalla neve

Il TNT di cui abbiamo parlato prima per proteggere dal freddo le piante, non solo le isola dal gelo ma evita anche che neve e ghiaccio entrino in contatto con i tessuti vegetali. Lo avvolgi direttamente sulla chioma, dopo averla raccolta e legata, o lo usi per rivestire una struttura che fa da tetto alla pianta, costruita ad esempio con canne di bambù o paletti di legno. La chioma va legata – con rafia, spago morbido per piante o altro – non troppo stretta sia per preservare rametti, foglie etc. sia per far circolare l’aria e prevenire malattie fungine. Se dove vivi nevica di frequente, per proteggere le piante dalla neve fai in modo che le protezioni in tessuto non tessuto delle chiome e le strutture ricoperte con esso abbiano una forma il più possibile spiovente, che non trattenga la neve.

In alternativa al tessuto non tessuto puoi utilizzare teli di plastica, avendo l’accortezza di aprirli nelle ore più calde delle giornate migliori per evitare che l’umidità ristagni e si sviluppino malattie. Anche se è un materiale traspirante, ti consigliamo ugualmente di aprire gli involucri di TNT.

Concentriamoci sulle piante sempreverdi del tuo giardino. Le conifere come l’abete, oltre ad avere rami piuttosto elastici, hanno una chioma piramidale che fa scivolare la neve. Se poti le siepi sempreverdi in forma geometrica – meglio ancora se tenendo la parte alta più stretta della base –, la pianta cresce con una struttura compatta e d’inverno offre meno superficie su cui la neve può accumularsi. Sulle sempreverdi con una chioma densa, come piante giovani e siepi o cespugli tenuti in forma libera, il peso della neve tende invece a piegare i rami verso l’esterno, allontanandoli dal fusto e sformando così le piante. Quindi se abiti in una zona soggetta a nevicate, ti consigliamo di riunirne la chioma e legarla, in modo che la neve abbia poco spazio per appoggiarsi e scorra facilmente per terra.

In caso di neve, rimuovila dai rami, dalle protezioni sulle piante in TNT e plastica, dalla copertura del tunnel in orto etc. Per farlo basta una scopa con cui spazzare con delicatezza le superfici e/o scuotere il tronco per eliminarla dai rami più alti. Evita di calpestare il prato innevato, in modo che non si compatti e congeli, danneggiando così i tessuti dell’erba. Non usare sale antighiaccio sul prato e, se lo spargi sul vialetto, fai attenzione ai bordi da cui potrebbe cadere sull’erba e sulle piante vicine.

In giardino l’inverno è un periodo abbastanza tranquillo ma – come abbiamo visto – quando le temperature scendono, bisogna tenere viva l’attenzione. Qui trovi un riepilogo delle manutenzioni invernali, tra cui la potatura secca da fare a fine stagione, che serve anche per eliminare dalle piante i rami rotti e le parti “bruciate” dal freddo, rimediando così ai danni prodotti da neve e gelo. Sul tema ti proponiamo anche una guida alla scelta degli attrezzi da potatura.

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