Gestire il suolo del vigneto serve a mantenere il terreno in buone condizioni fisiche, chimiche e biologiche. La pratica tradizionale consisteva – e consiste tuttora – nel lavorare il terreno dell’interfilare (lo spazio tra un filare di viti e l’altro) e del sottofila (cioè lungo il filare). L’obiettivo è ridurre la competizione delle infestanti nei confronti delle viti per l’acqua e le sostanze nutritive. Le viti infatti occupano una piccola porzione di superficie della vigna, che quindi è per buona parte libera, colonizzabile da parte di altre piante (le infestanti, appunto). Da diversi anni però si adottano tecniche di gestione del suolo diverse, spesso combinando pratiche distinte per interfilari e sottofila del vigneto.
Non esiste un sistema sempre valido per gestire il suolo: la scelta dipende da clima, tipo di terreno, pendenza, vitigno, forma di allevamento, età etc. Inoltre oggi la gestione dell’interfilare e del sottofila nel vigneto non ha più a che vedere solo con le malerbe, ma riguarda un complesso di aspetti come qualità dell’uva, fertilità del terreno, salvaguardia dell’ambiente, praticità dei lavori in vigna. In questo articolo parleremo della pratica dell’inerbimento e vedremo come fare la pulizia di sottofila e interfilare del vigneto.
Perché inerbire il sottofila nel vigneto
L’inerbimento copre il terreno della vigna con un manto erboso. Si tratta di una forma di consociazione tra prato e viti che – certo – innesca concorrenza tra l’uno e le altre, ma genera anche un’interazione con effetti positivi su:
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Fertilità del suolo, grazie a più sostanza organica e disponibilità di nutrienti, minore compattazione, microrganismi terricoli attivi etc.
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Vigoria delle piante, regolando la quantità di uva prodotta a vantaggio della qualità.
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Salute delle viti per meno carenze nutritive e malattie, migliore esposizione al sole etc.
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Ambiente e paesaggio, grazie a ridotto uso di erbicidi, conservazione del suolo etc.
L’inerbimento è una tecnica flessibile che adatti al tuo vigneto variando le specie erbacee, la superficie inerbita e la sua durata. Quello spontaneo non è del tutto controllabile: alcune erbe creano una copertura non ottimale (disomogenea, poco resistente, non durevole etc.), altre sono troppo competitive, altre ancora possono favorire malattie (come il legno nero). Per ottenere il massimo dei benefici dunque può essere preferibile l’inerbimento artificiale, che ottieni selezionando le varietà erbacee da seminare in funzione delle caratteristiche del vigneto.
Quindi l’inerbimento in vigna può essere totale, a filari alterni inerbiti/lavorati o può riguardare solo gli interfilari. Nei sottofila può essere alternato alla lavorazione del terreno, al diserbo o alla pacciamatura. Infine, può essere permanente o temporaneo. Qui trovi un focus sui vantaggi dell’inerbimento abbinato alla lavorazione del terreno.
Come fare la pulizia del sottofila del vigneto
Nel vigneto l’inerbimento viene gestito con lo sfalcio, da fare 3-4 volte all’anno, meglio se lasciando l’erba tagliata sul posto. Sfalciare si rende necessario tra la ripresa vegetativa e la maturazione dell’uva, specie se il terreno è poco fertile e l’acqua disponibile scarsa. Il taglio periodico serve proprio a ridurre la concorrenza tra erba e viti, ma anche a far sì che al piede dei tronchi non si crei un microclima favorevole ai parassiti e, infine, a facilitare gli altri lavori da svolgere in vigna. Dal punto di vista della gestione del vigneto, rispetto alla tradizionale lavorazione del terreno l’inerbimento è una soluzione più rapida e meno costosa, inoltre riduce le potature (come riflesso del contenimento della vigoria delle piante).
La pulizia del sottofila nel vigneto è critica perché può danneggiare la corteccia e le radici delle viti. Nelle varie fasi di conduzione della vigna, per prevenire una serie di malattie fungine – le cosiddette malattie del legno della vite, come il mal dell’esca – è importante che le piante non vivano situazioni di stress. Perciò per la pulizia dell’interfilare e del sottofila del vigneto preferisci le operazioni manuali, escludendo ciò che provoca urti o ferite (che facilitano lo sviluppo di infezioni).
Rispetto all’uso di macchine agricole ricorrere a operazioni manuali – con il decespugliatore o il trinciasarmenti – è certamente un lavoro più impegnativo perché è faticoso, di precisione, lento etc., quindi adatto per un piccolo vigneto a conduzione familiare. Tagliando l’erba attorno ai fusti con il decespugliatore dotato di filo, non avvicinarti troppo così da non provocare danni o traumi: in prossimità del tronco lascia l’erba, da togliere rifinendo a mano il lavoro. Per prudenza puoi proteggere i fusti delle viti con appositi shelter o avvolgendoli con semplici tubi di plastica.
Grazie al filo con il decespugliatore fai un lavoro più accurato: qui puoi approfondire la questione dal punto di vista dei tipi di testine per decespugliatore.
Per la pulizia del sottofila del vigneto, tra i diversi modelli potresti trovarti meglio con un decespugliatore a zaino e, per quanto riguarda l’impugnatura, con quella a manubrio che ti dà un maggior controllo del movimento. Ecco un articolo su quale scegliere tra impugnatura singola e doppia.
Nella pulizia del sottofila del vigneto il taglio dell’erba danneggia meno fusto e radici delle viti rispetto alla lavorazione del terreno (che in un piccolo appezzamento puoi eseguire con la motozappa). Inoltre con il decespugliatore lo sfalcio è fattibile anche se gli spazi sono angusti, se il terreno è in pendenza o sistemato a gradoni, se il suolo è sassoso (a maggior ragione è d’obbligo rispettare le norme di sicurezza e indossare abbigliamento protettivo, visiera o occhiali compresi).
Non sfalciare se prevedi pioggia, che stimola la ricrescita dell’erba, in modo da posticipare il taglio successivo. Tuttavia per sollevare meno polvere pulendo il sottofila con il decespugliatore, taglia quando il terreno non è secco ma in tempera (cioè un po’ umido).
Per la pulizia dell’interfilare, invece, puoi servirti del trinciasarmenti oppure del trattorino. A proposito puoi leggere i nostri articoli sull’uso del trinciasarmenti per sfalciare l’erba e su quale trattorino scegliere per il vigneto.