I lavori in vigna non si fermano mai: stagione dopo stagione le attività si avvicendano per accompagnare tutte le fasi del ciclo vegetativo delle viti. Anno dopo anno, in vigna tutto si ripete allo stesso modo: i mesi da marzo a ottobre vivono le fasi più intense di questo ciclo, a cui segue il periodo di riposo da novembre a febbraio.
Oggi raccontiamo dei lavori da fare in vigna mese per mese per far sì che le piante producano dell’ottima uva che, prima in cantina e poi nel calice, si esprime negli aromi e nei profumi del vino. I tempi possono variare un po’ in base a latitudine, vitigno e annata: in ogni caso, in questo articolo abbiamo preso in considerazione solo le tempistiche medie della nostra penisola.
Il lavoro nei vigneti in inverno: da gennaio a marzo
Partendo da gennaio, la prima attività è la potatura invernale in vigna, che dura fino a marzo ma può essere iniziata sin da novembre-dicembre. Questa coinvolge sia le viti in produzione che quelle giovani (primi 2-3 anni). Per le viti in produzione, la potatura secca serve, da un lato, a trovare il giusto equilibrio tra produzione d’uva e di vegetazione (cioè foglie e tralci), dall’altro a fare in modo che le piante non ostacolino persone, attrezzature e macchinari in tutti i lavori nel vigneto.
Già a marzo, con il germogliamento delle viti, si può iniziare alcuni interventi di potatura verde sulle piante in produzione. Sono i lavori di spollonatura che possono essere fatti nel vigneto fino a giugno e consistono nell’eliminare sia i polloni che i succhioni. I polloni sono quei germogli che nascono sotto il colletto, la parte più bassa del fusto, o direttamente dalle radici. I succhioni, invece, sono i germogli vigorosi che si sviluppano lungo il fusto.
In base alle dimensioni del vigneto, alle caratteristiche del terreno e alle forme di allevamento delle viti, la potatura può essere meccanica oppure semplicemente manuale, con i classici attrezzi da potatura, come cesoie, seghetti e troncarami.
A potatura conclusa, se la forma di allevamento delle viti prevede un posizionamento obbligato dei sarmenti, si può fare la legatura dei tralci per guidarne la crescita e controllare le legature degli anni precedenti per accertarsi che non strozzino i rami.
Dopo la potatura, in vigna i tralci tagliati vanno raccolti. Alcuni invece preferiscono lasciarli negli interfilari, triturali con il trinciasarmenti per poi interrarli, come sostanza organica, con le successive lavorazioni del terreno o usarli come pacciamatura. Se le viti sono malate, però, i tralci tagliati vanno allontanati (ricordiamo che bruciarli è vietato dalla legge). Tra i vari modelli di trinciasarmenti professionali, Oleo-Mac ti propone il WB 65 K1100H con una larghezza di taglio di 65 cm e 38 coltelli.
I primi 3 mesi dell’anno sono ideali inoltre anche per fare la manutenzione dei pali e dei fili di sostegno del vigneto sistemando e sostituendo ciò che è necessario.
Tra febbraio e marzo è tempo di fertilizzare le viti e il terreno della vigna con concimi minerali o organici. Possono essere usati sotto forma solida o liquida, da distribuire negli interfilari per intero o solo lungo le file di viti. Per fornire alle piante i microelementi, si può anche optare per la concimazione fogliare, da applicare con l’irroratrice o l’atomizzatore.
Il lavoro nei vigneti in primavera: da aprile a giugno
Da aprile a settembre va curata la gestione del suolo del vigneto, cioè l’insieme dei lavori con cui si controlla la vigoria delle viti e la qualità dell’uva, si tengono lontane le infestanti, si mantengono e migliorano le caratteristiche del terreno e si facilita il passaggio in vigna di persone e macchinari.
Le lavorazioni del terreno nei vigneti riguardano sia gli interfilari che le file di piante. Quando l’erba raggiunge i 25-30 cm d’altezza si può sfalciare gli interfilari inerbiti, per esempio con il trattorino per vigneto oppure con il trinciasarmenti.
Come attrezzatura per la gestione del suolo in vigneto, Oleo-Mac ti propone svariati modelli di trattorini, dai rider come il MISTRAL 72/13 H ai trattorini a scarico posteriore come l’OM 84/14,5 K e l’OM 103/21, fino ai trattorini a scarico laterale e ai tagliatutto professionali. Dei diversi modelli di trattorino per vigneto parliamo in questa guida alla scelta del trattorino più adatto da orto, da vigneto o da frutteto.
Se, invece, il suolo degli interfilari è nudo, bisogna fare delle lavorazioni periodiche del terreno per tenere a bada le malerbe. Le file inerbite vanno sfalciate periodicamente; se lavorate, vanno invece trattate con lavorazioni superficiali del terreno per limitare le malerbe. Altrimenti, se non si vogliono le file inerbite o lavorate, si può ricorrere ai diserbanti.
Desideri conoscere meglio benefici e tecniche per la gestione del suolo e la lavorazione del terreno nel vigneto? Scopri l’approfondimento dedicato all’inerbimento e alla lavorazione interfilare.
In vigna continua con la potatura verde, cioè sulla chioma delle viti, da giugno ad agosto. Ci sono diverse operazioni da fare per evitare che la vegetazione si infittisca troppo così che i grappoli ricevano luce in quantità ottimale, siano ben arieggiati e maturino in condizioni salubri:
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Prima della fioritura si fa la scacchiatura per eliminare i germogli sterili o quelli che crescono in posizioni non volute rispetto alla forma di allevamento, in modo da favorire i germogli più promettenti.
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Con la sfogliatura, o defogliazione, si eliminano le foglie che coprono i grappoli. Di solito si fa dopo l’allegagione (trasformazione da fiori a grappoli), ma può essere ritardata dopo l’invaiatura, cioè il cambio di colore dell’uva dal verde al giallo o al rosso/viola.
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Si procede con la cimatura per eliminare gli apici dei tralci entro fine giugno/metà luglio.
Infine, tra giugno e luglio, comunque prima dell’invaiatura, va fatto un ultimo lavoro di potatura verde in vigneto, un’operazione delicata: il diradamento manuale dei grappoli. Con il diradamento si sacrifica una parte dei grappoli lasciandone sulla pianta solo un certo numero: serve a equilibrare la produzione di uva oppure a seguire una filosofia produttiva di alta qualità basata su una bassa resa per ettaro.
Tra i lavori nel vigneto, sono fondamentali i trattamenti fitosanitari che, da maggio ad agosto, vanno applicati per salvaguardare le viti dai numerosi parassiti che possono aggredirle: maggio e giugno, per esempio, sono i mesi più insidiosi per la peronospora.
Il lavoro nei vigneti in estate: da luglio a settembre
Ad agosto in vigna inizia la vendemmia, che può continuare fino a ottobre: è il culmine dei lavori nel vigneto, il momento di raccogliere i frutti di tutta la fatica spesa nei mesi precedenti. Come sai, la vendemmia, insieme alla potatura, impegna la maggior parte del tempo (e dei costi) di ogni vignaiolo. Come la potatura, anche la vendemmia può essere meccanica o manuale e, in quest’ultimo caso, sono sempre le cesoie a essere lo strumento perfetto per recidere il peduncolo dei grappoli.
Durante la vendemmia il trattorino con carrello è perfetto per trasportare le cassette d’uva appena raccolta e gli attrezzi dei vendemmiatori
Il lavoro nei vigneti in autunno: da ottobre a dicembre
Finita la vendemmia, tra novembre e dicembre le foglie delle viti perdono la clorofilla per poi cadere e le piante entrano nella fase di riposo invernale. È il momento di rincalzare le viti per proteggerne il piede dal freddo mentre, a fine anno, si può già inaugurare una nuova annata partendo con la potatura invernale.
A proposito di potatura, sopra abbiamo accennato al trinciasarmenti per sminuzzare i tralci tagliati e per tagliare l’erba negli interfilari: è una macchina ideale non solo per i lavori nel vigneto, ma indispensabile per eliminare la vegetazione nelle situazioni più difficili. Puoi approfondire il tema in questo articolo su quando usare il trinciasarmenti per lo sfalcio dell’erba.