Come riciclare la segatura

La segatura è il materiale che risulta dal taglio del legno – con sega manuale, motosega, sega da banco o altro – e da varie lavorazioni di falegnameria anche fai da te, come piallatura, levigatura o tornitura. A seconda dello strumento e della specie legnosa, la segatura ha aspetto e consistenza differenti: ben riconoscibili sono i “riccioli” di legno che ottieni con una pialla a mano, così come la segatura sottilissima che si genera passando la levigatrice. Poi, nel caso della motosega, la qualità della segatura è un indice del grado di affilatura della catena.
In base a come viene gestita la raccolta dei rifiuti nella tua zona, potresti buttare la segatura nell’umido se ne hai una piccola quantità, altrimenti va portata all’ecocentro. E se invece di disfartene la reimpiegassi? Oggi vedremo proprio come riciclare e riusare questo scarto del legno sia a casa che in giardino e nell’orto.
Come sfruttare la segatura in casa
La segatura è uno scarto del legno che ti offre una soluzione economica e a portata di mano in svariate situazioni domestiche. Puoi usarla per contenere e assorbire i liquidi: pensa a una perdita d’acqua o alle macchie d’olio sul pavimento, perso dall’auto o sgocciolato mentre fai la manutenzione dei tuoi attrezzi da giardinaggio. Una volta pulita la superficie, in linea di massima puoi gettare la segatura imbevuta d’olio nel bidone del secco indifferenziato: verifica e, in caso di dubbi, rivolgiti all’ente che si occupa della gestione dei rifiuti.
D’inverno, quando le temperature scendono sottozero e le pavimentazioni esterne ghiacciano, puoi spargere della segatura di legno per far sì che suole e pneumatici abbiano più aderenza e non scivolino. Puoi fare lo stesso nei punti di passaggio dove la neve si compatta in una lastra. È un’alternativa al sale antighiaccio che in più non provoca danni al prato e alle piante che si trovano a ridosso di vialetti e marciapiedi.
Impastando con cera da candele o paraffina la segatura ben asciutta – meglio se di legno tenero come abete o pino – puoi autoprodurre delle esche per accendere il fuoco di stufa, caminetto o barbecue. Oltre alle esche accendifuoco, per avviare il caminetto o la stufa a regola d’arte ti consigliamo di adottare la tecnica dell’accensione dall’alto.
Rimanendo in tema, nella pellettatrice puoi aggiungere una piccola percentuale di segatura per autoprodurre pellet. Sono infatti gli scarti di legno della potatura il materiale principe da usare per ottenere pellet di buona qualità: a proposito qui trovi tutte le informazioni per fare il pellet in casa. Come combustibile della tradizione, il legno e i suoi scarti sono al centro dei nostri consigli per riscaldare la casa senza gas.
Puoi usare la segatura come lettiera per i tuoi animali da compagnia, da smaltire poi con il compostaggio domestico. La segatura è adatta come lettiera anche per piccoli animali da cortile – come conigli e galline, a cui puoi costruire un pollaio fai da te – e per quelli più grandi da allevare a livello familiare (cavalli, bovini e altri). Grazie alla capacità assorbente della segatura, infatti, una lettiera asciutta assicura loro benessere e un ambiente confortevole e salubre in cui vivere.
La segatura di legno finissima è una risorsa per il tuo bricolage: una volta setacciata è l’ingrediente di varie ricette. Ad esempio mescolandola con farina, colla vinilica e un po’ d’acqua ottieni una pasta modellabile per realizzare piccoli oggetti decorativi effetto legno o da dipingere. Hai un mobile, una cornice o un altro manufatto di legno da rimettere a nuovo? Con ingredienti simili ottieni uno stucco fai da te per riempire fessure, tappare fori di tarli e ricostruire parti mancanti. Se hai familiarità con la resina epossidica, puoi sperimentare la resa estetica della segatura inglobandola in complementi d’arredo, oggetti per la casa, bigiotteria e tante altre creazioni.
Il presupposto per usare in sicurezza la segatura è che sia “pulita”, cioè senza vernici, colle o leganti. Deve quindi provenire dal taglio o dalla lavorazione di legno vero, non di suoi derivati come il truciolare. La segatura che produci tagliando con la motosega o il potatore telescopico può essere sporca dell’olio che lubrifica barra e catena. Inoltre la segatura non va usata fresca ma secca: quindi falla essiccare con l’accorgimento di non ammucchiarla, ma distribuirla su una superficie ampia, e girarla così che non ammuffisca o marcisca.
La parte più fine della segatura (polvere di legno) si disperde facilmente e viene inalata: può irritare e dare problemi all’apparato respiratorio (in particolar modo è la segatura di legni duri a essere pericolosa). Quando adoperi la segatura indossa mascherina e occhiali protettivi, specie se fai un lavoro lungo e in uno spazio chiuso. La segatura inoltre è infiammabile: conservala e usala in ambienti aerati, a distanza da fonti di calore, scintille o fiamme libere. Conservala anche al riparo da umidità e pioggia.
Come usare la segatura in giardino e nell’orto
Con gli scarti del legno – segatura, corteccia e resti di potatura triturati – in giardino e nell’orto puoi fare la pacciamatura: copri il suolo per proteggerlo da caldo e freddo, conservarne l’umidità ed evitare che si compatti. Allo stesso tempo questi materiali naturali lo arricchiscono di sostanza organica. Considera che gli scarti di conifere (abete, pino etc.) tendono ad acidificare il terreno, quindi possono andare bene se hai piantato delle acidofile. Inoltre, segatura e corteccia fresche decomponendosi sottraggono azoto al terreno: puoi mescolarle con paglia o usarle solo dopo che hanno cominciato a decomporsi. Approfondisci la tecnica nel focus su come e quando pacciamare.
In più con la segatura tieni lontane le limacce dall’orto, dalle aiuole e da singole piante: qui abbiamo raccolto vari metodi naturali contro le lumache.
Nel semenzaio impieghi la segatura di legno – così come la corteccia – come parte del substrato per far crescere le piantine. Puoi servirtene solo dopo averla compostata: per ottenere un buon letto di semina la mescoli con terra, rendendo quest’ultima più porosa e migliorandone la ritenzione idrica.
Infine, se in giardino hai una compostiera, la segatura in eccesso ti serve come frazione secca da alternare con misura agli scarti umidi della cucina, a tutto vantaggio della qualità del compost con cui fertilizzare le tue piante. Se non ne hai ancora una, ecco le istruzioni per costruire una compostiera fai da te.
Sempre a proposito di segatura, concludiamo con una raccomandazione. Nelle prime righe abbiamo scritto che la segatura prodotta dalla motosega o dal potatore ti dà un indizio sullo stato dell’affilatura della catena: quando al posto di trucioli di legno vedi segatura in polvere, è tempo di affilare la catena.
Una volta terminato il lavoro di taglio, fai raffreddare il motore e pulisci la motosega da segatura, polvere e sporcizia. In particolare le prese d’aria per il raffreddamento, che devono essere libere affinché il motore non si surriscaldi: qui hai un riepilogo dei passaggi da fare per la manutenzione della motosega (naturalmente valgono anche per il potatore). La manutenzione è infatti la chiave sia per avere attrezzi efficienti e duraturi che per lavorare in sicurezza e con meno fatica.
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