Cosa fare nell'orto prima di andare in vacanza

Mini-guida per proteggere i tuoi ortaggi dal caldo

Ispirazioni / Consigli sempreverdi

19/07/2021

Tempo di lettura stimato circa 5 minuti

Siamo tra luglio e agosto, le vacanze sono dietro l’angolo e l’orto è al culmine della produzione: che fare? L’orto non andrebbe mai lasciato a sé stesso, tantomeno nei mesi più caldi dell’estate, sia per garantire l’indispensabile annaffiatura che per non perdere parte del raccolto.

La soluzione migliore sarebbe avere un vicino, un amico o un parente che, mentre sei via, si occupi dell’orto – o almeno passi a controllarlo –, ma sappiamo che non è sempre possibile. Dunque, ecco alcune soluzioni pratiche per andare al mare o in montagna qualche giorno senza che l’orto subisca danni gravi, compromettendo l’impegno che hai speso finora per coltivarlo.

Parola d’ordine: annaffiare l’orto

D’estate in orto annaffiare è la priorità: dall’acqua dipende tutto, per le piante così come per noi esseri umani. Le piante, compresi gli ortaggi, infatti sono fatte per buona parte d’acqua, sostanza connessa a tutte le loro funzioni vitali.

Se vai in vacanza e hai un impianto d’irrigazione automatica per l’orto il problema non si pone. Il sistema migliore per l’orto è l’irrigazione a goccia piuttosto che quella a pioggia, che bagna anche il fogliame e le verdure, facilitando l’insorgere di malattie. L’irrigazione a goccia infatti è localizzata sulle radici, graduale, antispreco. In vista della partenza puoi ingegnarti a mettere in opera un impianto d’irrigazione per orto fai da te a goccia: in commercio trovi i kit già pronti da installare.

Coltivi un piccolo orto e, per annaffiarlo, adoperi la canna dell’acqua o l’annaffiatoio? In base a quanto l’orto può resistere, riesci a stimare quanti giorni puoi assentarti con una certa tranquillità e cosa aspettarti al rientro. In questo caso la sera prima di partire ricorda di annaffiare l’orto con abbondanza d’acqua, in modo che il suolo possa immagazzinarne il più possibile.

Senz’acqua l’orto sopravvive piuttosto bene per un weekend, 3-4 giorni al massimo. Una settimana senza irrigazione, invece, mette a durissima prova la resistenza della maggior parte degli ortaggi, che dipende da:

  • Clima: vale a dire piovosità e temperature caratteristiche.

  • Qualità del terreno: può essere più o meno in grado di trattenere l’acqua.

  • Esposizione al sole.

  • Tipi di piante: ogni varietà ha un certo fabbisogno d’acqua e una capacità di procacciarsela in autonomia, anche rispetto alla sua fase di vita.

Per aspirare l’acqua, necessaria ad annaffiare l’orto, da un canale o da un serbatoio per l’acqua piovana, puoi sfruttare una motopompa autoadescante a scoppio. A proposito, qui puoi approfondire come usare una motopompa autoadescante per l’irrigazione.

Annaffiare l’orto è indispensabile, ma non basta. Prima di partire raccogli le verdure già mature e – in base a quanto sarà lunga la tua vacanza – quelle che stanno per maturare, in modo che non cadano e marciscano rendendo l’orto poco sano. Puoi conservare gli ortaggi in frigo o in cantina, regalarli, congelarli crudi o cotti oppure, se hai più tempo, puoi farne sughi e conserve.

Tieni d’occhio parassiti e malattie: accorgersene al ritorno dalle vacanze potrebbe essere troppo tardi. Controlla anche la tenuta dei tutori per non rischiare che le piante – in piena produzione – cedano sotto il peso degli ortaggi.

Sarchiatura e pacciamatura dell’orto: perché farle

L’ideale sarebbe riuscire a programmare le vacanze e poi, di conseguenza, organizzare al meglio le semine e i trapianti rispetto ai tempi della raccolta, facendo sì che la tua assenza non coincida proprio con il picco di produzione, magari nelle settimane più calde e aride. Sappiamo, però, che pianificare con largo anticipo ciò che vorremmo fare non è sempre possibile.

Dunque, quando ti prendi qualche giorno di ferie, annaffiare l’orto con l’irrigazione a goccia o con i sistemi tradizionali è la chiave per garantire la sua sopravvivenza. Ci sono, però, una serie di accorgimenti che puoi seguire affinché, una volta assorbita dal terreno, l’acqua non si disperda. Non è una risorsa infinita perciò va ottimizzata: a questo servono la pacciamatura dell’orto e la sarchiatura.

Con la pacciamatura dell’orto – preparata con materiali naturali o teli in plastica – fai in modo che l’acqua non evapori dal suolo, mantenendolo umido e più fresco. Puoi circoscrivere la pacciamatura al piede di ortaggi come pomodori, fagiolini, peperoni, melanzane oppure ricorrere a un rincalzo protettivo, addossando della terra alla base delle piante.

Qui trovi i nostri suggerimenti su come fare la pacciamatura e quali materiali adoperare. Se per la pacciamatura dell’orto usi il telo nero, è importante che i fori da cui escono le piante siano abbastanza larghi (ma non troppo, per non dare via libera alle infestanti). Le piante così non rischiano, crescendo, di toccare la plastica surriscaldata del telo, subendo danni da scottatura.

Là dove non usi la pacciamatura, puoi fare una lavorazione dello strato superficiale del terreno dell’orto smuovendo di tanto in tanto la terra con una zappa o con altri attrezzi ad hoc. Si tratta della sarchiatura, che serve a sbarrare la risalita per capillarità dell’acqua dal suolo profondo e, dunque, a ostacolarne l’evaporazione. Con la sarchiatura e la pacciamatura, in orto fai in modo che non si formi una crosta di terreno a causa della siccità, del sole cocente e degli acquazzoni. Inoltre, sia con la pacciamatura che con la sarchiatura liberi l’orto dalle infestanti, che sottraggono acqua ai tuoi ortaggi.

In orto a luglio e agosto puoi anche preparare il terreno per seminare e trapiantare gli ortaggi da raccogliere in autunno e inverno. Prima di tutto elimina le colture primaverili/estive arrivate a fine ciclo produttivo, poi fresa il terreno con la motozappa. Nell’annaffiare l’orto dedica un’attenzione speciale alle piantine giovani: con le loro radici ancora poco sviluppate sono facili vittime dello stress idrico.

Proteggere l’orto dal caldo e dal sole

Non è solo la carenza d’acqua a risultare problematica per il tuo orto, anche un eccessivo caldo prolungato può mettere in crisi gli ortaggi. E proprio i mesi più gettonati per andare in vacanza – luglio e agosto – sono il periodo più caldo dell’estate: le foglie avvizziscono o, addirittura, finiscono per seccarsi. Gli ortaggi tipo pomodori e peperoni, invece, possono soffrire per l’esposizione al sole, che causa delle vere e proprie ustioni.

Per proteggere le piante dal troppo caldo e dagli effetti collaterali del sole puoi usare delle reti ombreggianti puntellate con canne di bambù, utili anche in caso di grandinate e forti temporali. Oppure puoi costruire delle coperture di arelle, sostenute sempre da semplici strutture in bambù. Per le piante più basse o in fase di crescita puoi sfruttare delle cassette da frutta in legno rovesciate.

In tutte le stagioni, non solo d’estate, un’ottima compagna per i tuoi lavori in giardino è la motocarriola: versatile, comoda per trasportare ovunque senza fatica il raccolto dell’orto e del frutteto, attrezzi e materiali di ogni genere per la cura delle piante, carichi pesanti e voluminosi. Ne abbiamo parlato in questo articolo del blog sul perché scegliere una motocarriola cingolata.

Ora è chiaro cosa fare in orto prima di andare in vacanza: e il prato? Scopri come tagliare il prato d'estate: tutti i trucchi per aiutare l’erba a sopportare meglio il caldo e la carenza d’acqua.

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