Cos’è un innesto? L’innesto è l’unione di una porzione di ramo, con una o più di gemme, e di un fusto, un ramo o una radice di un'altra pianta (portainnesto). In questo caso si parla di “innesto a marza”: la marza (o calma) è proprio la porzione di ramo con le gemme. Se, al posto della marza, innesti direttamente una gemma, allora fai un “innesto a gemma”. Se l’innesto attecchisce, cioè va a buon fine, le due parti si saldano stabilmente, attraverso la cicatrizzazione dei tessuti vegetali, dando vita a una nuova pianta.
Esistono numerosi tipi di innesti sia a marza che a gemma, più o meno adatti ai diversi alberi da frutto e caratterizzati da differenti livelli di difficoltà. Oggi trattiamo dei principali innesti da giardino per fare – ad esempio – l’innesto del limone o di altri agrumi, così come l’innesto del ciliegio, del fico o della vite.
Perché si fanno gli innesti
Una volta uniti in un’unica pianta, i 2 componenti dell’innesto si influenzano a vicenda soprattutto per quanto riguarda vigoria, longevità, resistenza alle malattie e produzione di frutti. L’innesto, perciò, può servirti a riprodurre una varietà, a irrobustire una specie, a limitarne o potenziarne la vigoria, ad adattarla meglio a un certo terreno e/o clima, a renderla più resistente alle malattie ma anche a migliorare la qualità dei frutti o ad accelerarne la produzione.
Come fare un innesto
Prima di tutto, per fare un innesto serve un’attrezzatura ben affilata e pulita e dei materiali specifici:
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Coltelli da innesto (trovi anche quelli per mancini).
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Innestatrice manuale: una specie di pinza che ti aiuta nei tagli più complessi.
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Seghetto per tagliare i rami più grossi e i fusti, come i seghetti manuali di Oleo-Mac con lama in acciaio cromato.
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Cesoie per sezionare le marze: da Oleo-Mac trovi più modelli di cesoie professionali, sempre con lama in acciaio.
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Fenditoio, cioè uno speciale coltello che serve per fare gli innesti a spacco (ne parliamo nel prossimo paragrafo).
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Legacci per far aderire in modo ottimale la marza o la gemma al portainnesto: i materiali disponibili a questo scopo sono vari, dalla classica rafia all’apposito elastico biodegradabile per innesti.
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Mastice per proteggere l’innesto da parassiti, pioggia, aria ed evitare che i tessuti si secchino rapidamente.
All’occorrente per fare un innesto, aggiungiamo anche la manualità – che acquisisci con il tempo e la pratica – e la sicurezza, quindi ti suggeriamo di indossare guanti da lavoro e occhiali protettivi.
Perché l’innesto funzioni, cioè ci sia attecchimento, è importante che le piante siano affini: ecco perché, di solito, gli innesti si fanno su varietà diverse della stessa specie. Poi, gli elementi dell’innesto – marza o gemma e portainnesto – devono essere preparati a regola d’arte, seguendo le indicazioni che diamo più avanti.
È fondamentale anche rispettarne la “polarità”, cioè le gemme devono conservare la loro posizione naturale: una marza o una gemma non possono essere innestate capovolte. Perché ci sia attecchimento, inoltre, i tessuti generativi sotto la corteccia di entrambe le parti dell’innesto devono rimanere a stretto contatto. Infine, la stagione e le condizioni di temperatura e umidità devono essere quelle giuste.
I tipi di innesti per gli alberi da frutto: come farli
Iniziamo la nostra panoramica sui principali tipi di innesto per gli alberi da frutto partendo da un innesto piuttosto semplice, rapido e con un’alta percentuale di riuscita: l’innesto a gemma (o a occhio o a scudo). A seconda che tu lo faccia in inverno/primavera o a fine estate, l’innesto a gemma si definisce rispettivamente “a gemma vegetante” o “a gemma dormiente”. È adatto per l’innesto del ciliegio ma anche per innestare il fico.
Negli innesti a gemma bisogna fare molta attenzione: è facile sbagliare innestando la gemma capovolta. Ma come si fa l’innesto a gemma? Ecco i passaggi da seguire:
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Incidi il portainnesto con un taglio a T rovescia, dalla marza stacca una gemma con 5 mm di corteccia sopra e sotto (è lo scudetto).
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Divarica i lembi del taglio a T e inserisci lo scudetto nella parte più bassa dell’incisione.
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Copri lo scudetto con i lembi di corteccia.
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Lega, non troppo stretto, sopra e sotto l’innesto.
Di seguito spieghiamo alcuni degli innesti a marza: in questi casi a essere innestato non è una gemma ma un rametto con una o più gemme.
Un genere di innesto a marza è l’innesto a spacco, che puoi fare su portainnesti di diametro uguale o maggiore rispetto alla marza. Non esiste un solo innesto a spacco ma più tipi di innesti a spacco, che si differenziano in base alle dimensioni e alla preparazione di marza/portainnesto. Gli innesti a spacco vanno bene per innestare il limone e gli agrumi in genere, ma anche il ciliegio e il fico: infatti sono adatti per buona parte degli alberi da frutto, ma non per innestare l’albicocco e il pesco.
Ecco come fare l’innesto a spacco diametrale:
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Sega il ramo o il fusto che fa da portainnesto.
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Fai uno spacco longitudinale sul portainnesto con il fenditoio e inserisci un cuneo.
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Affetta a cuneo la parte inferiore di una coppia di marze.
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Inserisci le marze nella fenditura del portainnesto, mettendo ciascuna a un’estremità e in modo che la loro corteccia combaci con quella del portainnesto.
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Togli con cura il cuneo, lega il portainnesto e applica il mastice.
L’innesto a spacco radiale è una variante dell’innesto a spacco diametrale: la fenditura non corre lungo tutto il diametro del portainnesto, ma solo su metà e, di conseguenza, puoi innestare una sola marza.
Un altro tipo di innesco a spacco è l’innesto a spacco vuoto o innesto a V. In questo caso, taglia il portainnesto V e, in modo speculare, riduci la marza a cuneo: al posto del coltello da innesto puoi usare l’innestatrice. Poi, unisci marza e portainnesto in modo che aderiscano il più possibile.
Un altro innesto a spacco è quello inglese, che puoi fare con un portainnesto e una marza dello stesso diametro: è indicato per piante giovani spesse 0,5-1,5 cm. Si tratta di un innesto nato per la vite, ma applicabile a tutti gli alberi da frutto: dà un’alta percentuale di attecchimento e riduce al minimo i tagli su portainnesto e marza. Per fare l’innesto a spacco inglese taglia in obliquo entrambe le parti e uniscile lungo le superfici di taglio in modo che le cortecce corrispondano.
Un alto tipo di innesto è quello a triangolo, piuttosto complesso perché richiede molta precisione per intagliare il portainnesto e la marza in modo da farli combaciare perfettamente. L’innesto a triangolo si usa, ad esempio, per innestare il limone, il pesco, l’albicocco, il susino e, in particolare, il pero e il melo.
Per fare l’innesto a triangolo procedi in questo modo:
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Sega il ramo o il fusto che fa da portainnesto.
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Crea sul bordo del portainnesto una cavità a triangolo, con la punta verso il basso, lunga circa 4 cm e con pareti lisce.
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Fai due tagli di sbieco sulla parte inferiore della marza, in modo da ricavare un triangolo delle stesse dimensioni di quello intagliato sul portainnesto.
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Infila la marza nel portainnesto in modo che aderiscano, lega e copri con il mastice per innesti.
Chiudiamo la nostra panoramica sugli innesti per gli alberi da frutto con l’innesto a corona, un altro tipo di innesto a marza indicato, ad esempio, per fare l’innesto del fico e del limone. Dopo aver preparato il portainnesto come sopra, per fare l’innesto a corona:
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Prepara 2-4 marze facendo su ciascuna un taglio di sbieco ed eliminando la corteccia sul lato opposto del taglio.
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Fai un taglio verticale sul bordo del portainnesto per ogni marza e stacca leggermente la corteccia.
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Inserisci le marze nel portainnesto, a una certa distanza l’una dall’altra, tra la corteccia e il sottostante legno.
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Proteggi il tutto facendo la legatura e spalmando il mastice.