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Cura del verde
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Albero di Natale: meglio vero o sintetico?

Albero di natale: meglio vero o sintetico?
I pro, i contro, le alternative

L’albero di Natale è, insieme al presepio, il simbolo natalizio per eccellenza. Richiama la tradizione, le cui origini si perdono tra storia e leggenda, secondo la quale le piante sempreverdi – come abeti e pini – erano connesse al sacro, alla fertilità dei campi, alla rinascita, all’immortalità e via dicendo.

In ogni caso oggigiorno puoi scegliere tra albero di Natale vero e finto, ma qual è migliore? Qual è l’acquisto più sostenibile? La risposta non è scontata: ambedue hanno pro e contro e si spartiscono a metà le preferenze dei consumatori. Ora vedremo le caratteristiche di entrambi e cercheremo di capire quale sia la scelta più ecologica e se magari si possono percorrere strade alternative.

Pro e contro dell’albero di Natale vero

L’albero di Natale vero porta in casa il profumo del bosco e la bellezza autentica di una pianta viva. Può essere una pianta completa di radici e pane di terra o un cimale senza radici. Nel primo caso di solito è un abete rosso o (meno spesso) un abete bianco e proviene da piantagioni ad hoc, dove viene coltivato apposta, per diventare un albero di Natale. In genere i vivai si trovano in zone marginali di collina e montagna, altrimenti destinate all’abbandono. Nel secondo caso è invece la punta di conifere tagliate per esigenze connesse alla gestione dei boschi: in pratica è uno scarto che viene riusato in modo sostenibile come albero di Natale. Dunque in entrambi i casi non viene impoverito nessun bosco e la pianta ha origine da attività regolamentate e vigilate.

Una volta a casa, per far sopravvivere l’albero di Natale vero in vaso ti consigliamo di scegliere con cura la posizione: al riparo da correnti d’aria, in una stanza fresca – o comunque non troppo calda – e luminosa. Lascialo in casa per lo stretto indispensabile, al massimo due settimane, poi spostalo all’esterno. Ricorda di annaffiarlo con regolarità, mantenendo il terriccio umido (pacciamare la parte superiore del vaso aiuta allo scopo). L’aria secca domestica tende a far cadere gli aghi: puoi rimediare nebulizzando dell’acqua sulla chioma con uno spruzzino.

Mentre i cimali sono destinati a durare giusto il tempo delle festività, l’albero di Natale vero in vaso può vivere per alcuni anni ed essere così riutilizzato. Tienilo all’esterno in giardino o sul balcone, comunque sia all’ombra, e accompagnane la crescita rinvasandolo in contenitori più capienti. Puoi anche piantarlo in giardino considerando però che non tutti i climi sono adatti all’abete – è un albero di montagna – e che, in piena terra, cresce rapidamente raggiungendo dimensioni imponenti.

Se l’albero vero non sopravvive puoi farne legna per la stufa con la motosega o, una volta ridotto in pezzi minuti, utilizzarlo come materia prima per il compostaggio domestico. Altrimenti va conferito nella raccolta differenziata secondo le regole del servizio rifiuti della tua zona. Lo stesso vale se hai acquistato un cimale. In alternativa verifica se il punto vendita, dove hai acquistato l’albero vero, oppure un ente come il Comune organizza il ritiro delle piante post feste. Ricorda che è vietato piantare l’albero di Natale vero in zone libere o nel bosco perché potrebbe alterare l’ecosistema locale.

Per mettere a dimora l’abete di Natale in giardino ti suggeriamo di aspettare l’autunno: scegli un’area spaziosa, dove la pianta possa crescere senza impedimenti, in una zona fresca. Pulisci la superficie con un decespugliatore, scava una buca, mescola la terra di scavo con sabbia e compost, posiziona l’albero e chiudi la buca.

Puoi trasportare senza fatica tutto il necessario per trapiantare l’abete usando il trattorino con il suo carrello da traino o direttamente la motocarriola. Quando sarà il momento di potare, puoi servirti di attrezzi manuali come seghetti e troncarami, di una motosega e, per lavorare in altezza, di uno svettatoio o un potatore.

Pro e contro dell’albero di Natale finto

Di solito l’albero artificiale è formato da una base e uno scheletro di metallo, che fanno da tronco, in cui si innestano rami di filo di ferro rivestito con PVC. Nella maggioranza dei casi è un prodotto importato dall’Asia orientale. Il PVC è una plastica molto resistente, perciò l’albero di Natale in PVC ha il pregio della durevolezza. Proprio grazie a questa caratteristica l’albero sintetico può avere un impatto ambientale minore rispetto a un albero naturale, a patto di utilizzarlo per più Natali.

Altri vantaggi dell’albero artificiale sono che è assai realistico, ha una forma perfetta, non perde aghi, non necessita di attenzioni particolari nella scelta della posizione in casa, né ha bisogno di annaffiatura o altre cure. Inoltre in vendita lo trovi in una varietà di dimensioni e colori (verde, bianco e di colori più insoliti). Terminate le feste lo smonti e lo sistemi nel ripostiglio fino all’anno dopo. Un albero di Natale in PVC piccolo è sicuramente una soluzione comoda se abiti in condominio o, in generale, se non hai molto spazio a disposizione.

Quale albero di Natale scegliere?

Come per qualsiasi prodotto, l’impatto ambientale di un albero di Natale va valutato per il suo intero ciclo di vita: crescita o produzione (a seconda che sia vero o finto), trasporto, uso e smaltimento. L’albero vivo è meno impattante dell’albero artificiale se consideri emissioni di gas serra, inquinanti, consumo d’acqua etc. rapportati al tempo d’uso di un anno. Viceversa, è l’albero di Natale finto a essere meno impattante se utilizzato a lungo: dai 5 ai 20 anni, a seconda di come viene calcolato l’impatto ambientale.

La scelta più ecologica dipende dalle tue abitudini e, in linea di massima, consiste nell’usare (e riusare) le risorse a disposizione, nel produrre meno rifiuti possibile e nel fare la raccolta differenziata correttamente. Se, per qualsiasi ragione, cambi l’albero di Natale ogni anno o comunque spesso, la scelta migliore è l’albero vero o il cimale. Quale albero di Natale scegliere in questo caso? Come alternativa ai classici abete rosso e bianco, che sono specie autoctone, puoi optare ad esempio per l’abete del Caucaso o l’abete del Colorado. Come ulteriore accorgimento opta per piante da vivai o boschi italiani, così da accorciare la filiera e limitare l’impatto ambientale del trasporto, e con certificazione ambientale come FSC o PEFC (rispettivamente Forest Stewardship Council e Pan European Forest Certification). Per il fine vita dell’albero vero hai più opzioni, come abbiamo scritto prima.

Se riesci a riutilizzare l’albero per più anni (minimo 5) la scelta migliore è l’albero sintetico. Ti conviene sceglierlo non troppo grande – necessita di meno materie prime per essere prodotto – e di buona qualità, così puoi tenerlo per diversi anni e poi magari venderlo sul mercato del seconda mano. È importante smaltire l’albero finto in modo appropriato, in genere nel secco o all’ecocentro: segui le indicazioni del gestore dei rifiuti della tua zona.

Hai un giardino? Se sì, probabilmente hai già una o più sempreverdi: puoi decorarle per il Natale senza acquistare di proposito un abete. Oppure puoi piantarne una allo scopo: l’importante è scegliere la pianta giusta per il clima locale e lo spazio disponibile. Sono moltissime le sempreverdi candidabili, tra conifere e latifoglie: oltre alle varie specie di abete e pino, il cipresso, il ginepro, il tasso, la tuia, le varietà nane di abete e pino (perfette anche in terrazzo), l’agrifoglio, il bosso, il Cotoneaster, l’eleagno, il leccio, il ligustro, la magnolia, la Photinia, il pittosporo, la Pyracantha etc.

A proposito qui trovi un articolo su come decorare il giardino per le feste tra sempreverdi, arbusti da bacca e fiori, e un altro su come addobbarlo in modo sostenibile.

Se all’esterno puoi decorare un albero o una siepe vivi, dentro casa puoi sbizzarrirti costruendo un albero di Natale con materiali di recupero, come assi di legno o rami decorativi (ecco come potarli). Oppure puoi sfruttare una parete libera per “disegnare” un abete con fotografie, decorazioni natalizie vintage, lucine e così via. Online trovi decine di spunti per realizzare un albero di Natale alternativo.

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