Generatori di corrente: come scegliere quello adatto

Usi previsti, potenza richiesta, praticità

/ Ispirazioni

27/03/2024

Tempo di lettura stimato circa 5 minuti

Un generatore di corrente produce da sé energia elettrica per alimentare apparecchiature che, per funzionare, vanno collegate alla rete di distribuzione dell’elettricità. Produce da sé la corrente grazie a un motore azionato da combustibile, in genere benzina. Meno frequenti sono i generatori a gas, mentre quelli a gasolio di solito sono impiegati per usi intensivi in vari comparti – industria, edilizia, agricoltura, telecomunicazioni etc. – e nei casi di emergenza.

Tralasciamo l’economia e la gestione delle situazioni di crisi, che richiedono generatori fissi, per concentrarci sui tipi di generatore di corrente portatili: puoi servirtene nel tempo libero e per lavoro, quando ti trovi in zone isolate o non (ancora) raggiunte dalla rete elettrica. Per esempio quando viaggi con il camper o organizzi una festa all’aperto, se hai da fare in campagna o in cantiere, per partecipare da hobbista ai mercatini o lavorare come ambulante. Con un generatore di corrente fai fronte alle interruzioni dell’energia elettrica per guasti diffusi o lavori alla rete, sovraccarico o malfunzionamento dell’impianto elettrico di casa. Di seguito illustreremo quali aspetti considerare per scegliere un generatore di corrente, detto anche generatore elettrico o gruppo elettrogeno.

Come funzionano i generatori di corrente

Il funzionamento dei generatori di corrente si basa sull’induzione magnetica. Senza entrare nei dettagli tecnici, l’energia elettrica viene prodotta a spese dell’energia meccanica sviluppata dal motore. Rispetto a quelli tradizionali, nei generatori a inverter grazie a un microprocessore la corrente viene “stabilizzata” attraverso degli ulteriori passaggi. I generatori forniscono sia corrente alternata, cioè il tipo di elettricità che usi in casa, sia corrente continua.

Un generatore di corrente è formato da un cuore funzionale: il motore, alimentato dal serbatoio con il carburante, e l’alternatore, a cui si aggiungono altri componenti elettrici ed elettronici. È poi dotato di un sistema di avviamento, di funzioni di controllo con cui ne gestisci accensione ed esercizio (comandi, spie etc.), di prese attraverso cui prelevi l’energia elettrica (monofase a 230 V, trifase a 400 V e USB per la corrente alternata; a 12 V per la corrente continua). La struttura del generatore può essere aperta, con solo un telaio metallico a definirne la sagoma (generatore open frame), oppure completamente chiusa da una scocca.

Come scegliere il generatore che fa per te

In commercio trovi tanti tipi di generatori di corrente: differenti per motore e alimentazione, potenza (kilowatt) che sono in grado di produrre, tensione (volt) e altri parametri dell’energia elettrica che erogano. Sono diversi per struttura (aperta o chiusa), poi anche per dimensioni e peso, rumorosità, sistema di avviamento, trasportabilità, prezzo. Di fronte a tante variabili, come fai a decidere quale sia la soluzione che fa al tuo caso?

Il primo passo è stimare quanti e quali dispositivi vuoi alimentare con il generatore di corrente. Ogni apparecchiatura ha un’etichetta con indicata la potenza massima che assorbe per funzionare (per maggiori informazioni verifica il libretto delle istruzioni). Ciascuna potenza nominale va moltiplicata per un coefficiente di spunto, che tiene conto della corrente di spunto richiesta in fase di avvio, maggiore della corrente richiesta a regime. Sommando le potenze consumate dai dispositivi da collegare contemporaneamente ottieni la potenza richiesta al gruppo elettrogeno, che va moltiplicata per un coefficiente di sicurezza (1,20-1,25) con cui prudenzialmente aggiungi un margine del 20-25% di potenza in più. In questo modo ottieni i chilowatt di riferimento per la potenza nominale che il generatore deve avere, così hai la possibilità di scegliere il tuo generatore in base all’effettiva esigenza.

Stimato il fabbisogno di corrente, per scegliere il tipo di generatore considera l’uso per cui vuoi servirtene. Prima abbiamo accennato al fatto che i generatori diesel nascono per impieghi intensivi e prolungati in azienda, in cantiere, per emergenze etc. I generatori di corrente a benzina invece sono la soluzione migliore – e disponibile in più “taglie” di potenza, come i generatori di corrente del catalogo Oleo-Mac – per il tempo libero e per tutti i lavori che vuoi sbrigare a casa, in campagna, nel bosco etc.

Come abbiamo già visto con il calcolo della potenza richiesta, l’uso previsto del generatore è correlato con i dispositivi da alimentare o da ricaricare, che possono essere elettrodomestici portatili e non, device elettronici, utensili da lavoro, attrezzatura da giardinaggio. La potenza che li alimenta viene erogata attraverso delle prese con una certa tensione: la presa standard è quella con tensione monofase a 230 V, come le prese della corrente che hai in casa.

Oltre alla tensione domestica, il generatore può fornirti la corrente alternata con tensione industriale (a 400 V) attraverso una presa trifase, con cui azioni utensili e macchinari che consumano potenze notevoli, ad esempio una saldatrice o uno spaccalegna: è ciò che puoi fare con il generatore di corrente da 6 kW PGE 80E-3 DCS. I generatori erogano anche corrente continua, attraverso una presa da 12 V tipo accendisigari o con poli positivo e negativo. Un altro tipo di uscita, presente di solito nei generatori a inverter, è la porta USB con cui ricarichi smartphone, tablet etc.

Per assicurarti che il generatore mantenga stabile la corrente in uscita, sceglilo con regolazione di tensione automatica AVR (automatic voltage regulator), come i modelli open frame di Oleo-Mac: il PGE 35 DCS da 3 kW, così come i PGE 65 DCS, PGE 65E DCS e PGE 80E-3 DCS da 6 kW. In alternativa opta per un generatore con tecnologia inverter, come il PGE 23i S e il PGE 48i S. I generatori a inverter infatti proteggono dagli sbalzi di tensione i dispositivi elettronici delicati – smartphone, computer, TV e via dicendo – e gli elettrodomestici più recenti, dotati di scheda elettronica.

Potremmo dire che la potenza di un generatore “comanda” tutto il resto, perché all’aumentare della potenza aumentano in proporzione le dimensioni del motore, dell’alternatore, del serbatoio per il carburante, di tutti gli altri componenti. Questo fatto ovviamente incide su rumorosità, consumi e autonomia, ingombro, peso del generatore stesso, quindi – dalla prospettiva di chi lo utilizza – su comfort, praticità, risparmio di tempo etc.

In base al contesto, il fattore rumorosità può essere più o meno rilevante, ad esempio se esistono dei limiti o degli orari di quiete da rispettare, come in campeggio. Da questo punto di vista i generatori chiusi con scocca insonorizzata, come i generatori a inverter PGE 23i S e PGE 48i S di Oleo-Mac, risultano la scelta vincente. Compattezza e peso sono aspetti chiave per la trasportabilità del generatore di corrente che, se provvisto di ruote, può essere spostato in modo ancora più agevole. Anche il sistema di avviamento del gruppo elettrogeno – manuale a strappo oppure elettrico con un semplice pulsante – ha un impatto sulla sua facilità e rapidità d’uso.

Tra le apparecchiature che puoi alimentare e ricaricare con un generatore di corrente abbiamo elencato gli attrezzi da giardinaggio, sia elettrici che a batteria, come tagliasiepi e motoseghe, tagliaerba e decespugliatori, ma anche soffiatori e idropulitrici.

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